Monastero di S. Maria della Castagna
Monastero delle Benedettine

primo insediamento
costruzione
notizia esistenza
passaggio di proprietà
ristrutturazione, ricostruzione e ampliamento
demolizione
ricostruzione chiesa e ristrutturazione

Tipo:

image; monastero
Tipo di scheda: Architettura

Categoria:

Conventi

Autore:

Ambito culturale: maestranze locali settecentesche - motivazione dell'attribuzione: analisi dei caratteri stilistici e costruttivi (n.d.c.)

convento originario:Il primitivo convento era localizzato fuori dalla cerchia muraria, lungo l'antica strada romana che collegava San Giusto a Urbs Salvia, in una località denominata `Ad Castaneam`. L'area corrisponde all'attuale incrocio fra la strada per Mogliano e quella per S. Rustico dove la carta dell'IGM 1:25000 segnala Casa Vesprini. In tale sito, alla metà del XVI secolo, verrà costruita la villa di campagna dei Bonafede. Il convento era denominato `S. Maria de Castanea` ed apparteneva ai monaci benedettini.
nucleo originario:Sul finire del XII secolo il primitivo convento fu trasferito all`interno del castello di S. Giusto mantenendo il titolo di `S. Maria de Castanea`. Un mattone murato nel cortile del monastero reca incisa la data 1100, tuttavia non è possibile stabilire la sua provenienza.
chiesa originaria:Nelle Rationes decimarum del 1290 è nominata la chiesa di "S. Maria de Castanea`.
nucleo originario:Nel sec. XV il convento di S. Maria de Castanea passò ad un ordine femminile pur mantenendo lo stesso titolo. Nelle `Collationes` degli anni 1405-1434 compare infatti la badessa del monastero di S. Maria de Castanea.
chiesa originaria:Negli Statuti comunali di Monte S. Giusto, stampati a Macerata nel 1572, si ricorda che nella chiesa di `S. Maria de Castanea` si celebrava il 15 agosto la festa di S. Maria Assunta.
intero bene:Nel corso del sec. XVIII il convento subì interventi di ristrutturazione e di ricostruzione con un probabile ampliamento. Le opere di ristrutturazione interessarono la parte più antica, prospiciente l'attuale via Recchi, con il rifacimento dell'ingresso, dello scalone, del refettorio e della cucina e quasi certamente del piano superiore. La chiesa fu probabilmente ricostruita dopo aver demolito il precedente insediamento. In questo arco di tempo si costruì anche il corpo sud, attualmente contrassegnato con la particella n.102, che presenta in facciata caratteri stilistici settecenteschi. Non è stato possibile accertare se si trattò di un vero e proprio ampliamento o di una semplice ricostruzione di un corpo di fabbrica esistente.
chiesa:A cavallo tra gli anni sessanta e settanta del sec. XX la chiesa, ad eccezione della facciata (forse della sola parte inferiore), venne demolita.
intero bene:Nel 1972 la chiesa venne ricostruita con una struttura in cemento armato e mattoni a faccia vista mentre la facciata settecentesca fu restaurata. Sempre in questo periodo furono eseguiti altri lavori di ristrutturazione che interessarono il nuovo ingresso spostato sul prospetto lungo via Garibaldi.
Stato di conservazione: cattivo

Formato:

Edificio di forma articolata composto dal monastero, dalla chiesa e da un cortile-orto che non presenta i caratteri di un vero e proprio chiostro. Un nobile scalone voltato conduce ai piani superiori dove sono situate le celle. Muratura perimetrale in mattoni a faccia vista. Soffitti parte in legno con struttura a vista e parte in muratura con volte a crociera. Gli ambienti della cucina e del refettorio sono coperti con volte a padiglione lunettate e con una volta a padiglione ottopartita. Scalone rettilineo spezzato chiuso su volte a botte rampanti, pianerottoli coperti con volte a crociera. Coperture a tetto semplice a due falde e a padiglione con manto di coppi.

Data di creazione:

XI; XII; XIII; dopo il null; XV; dopo il null; XVI; dopo il null; XVIII; XX; dopo il null

Ambito geografico:

Monte San Giusto (MC); Via Recchi Cervinari, 7, 9, 11(P), 13