Chiesa della Madonna del Monte
Chiesa di S. Maria del Monte
preesistenza
costruzione
completamento
rifacimento parte superiore
restauro
primo rifacimento
realizzazione cappella
rifacimento
realizzazione cappelle
apertura porta
restauri
restauro presbiterio
rifacimento pavimento
bussola
elevazione a santuario
consolidamento
evento sismico
evento sismico - approvazione progetto
Tipo:
image; chiesa
Tipo di scheda: Architettura
Categoria:
Chiese
Autore:
area di sedime:Sull`area dell`attuale edificio vi erano quattro case e una chiesa chiamata della Maestà o di S. Maria 'de castro novo' (o della Misericordia o della Pietà o del Monte) od anche di 'S. Luca. La chiesa fu costruita per volontà del Consiglio Generale del Comune che il 2 febbraio 1448 nominò una commissione che il 27 dello stesso mese individuò la zona e fissava le dimensioni. Probabilmente la chiesa fu costruita in pochi giorni come altre chiese votive della zona. Il 21 giugno 1460 si deliberò circa l'ornamento e intorno al 1480 fu donata al b. Francesco Piani ed alla Confraternita della Madonna del Monte. La chiesa dovette subire alcuni rifacimenti nel 1477 e nel 1489, mentre nel 1491 fu collocata in una nicchia sopra l'altare la tavola omonima dipinta da Lorenzo D'Alessandro. Il 28 marzo 1768 la Confraternita decise di costruire una chiesa più grande e nell'estate del 1769 si dava il via alla demolizione dell'antico edificio e di quattro case.
intero bene:Il 13 maggio 1770 mons. Luigi Amici, vescovo di Camerino e Fabriano, benediceva la prima pietra della chiesa progettata dall'architetto Pietro Augustoni. La chiesa fu aperta al culto il 26 marzo 1780 anhe se il campanile non era stato completato.
campanile:Nel 1785 la Confraternità deliberò di completare la costruzione del campanile e nel 1792 furono ordinate tre campane che il 13 marzo 1793 vennero poste in opera.
campanile:Nel 1821, forse a causa dei danni subiti durante il terremoto del 1799, fu rifatta la parte superiore del campanile partendo dal piano sopra i fornici.
campanile:Il campanile fu restaurato nel 1839 e poi nel 1850 perchè danneggiato da un fulmine.
scalinata:Nel 1846 venne rifatta la scalinata d`accesso che poi fu restaurata nel 1855.
interno:Nel 1878 fu costruita la cappella di S. Giuseppe cancellando una delle dodici porte che simboleggiavano gli Apostoli.
scalinata:Nel 1889 fu costruita l`attuale scalinata d`accesso ridimensionando sensibilmente il progetto originario probabilmente per ampliare la piazza.
campanile:Nel 1901 il campanile fu restaurato.
interno:Nel 1935 furono realizzate altre due cappelle: una per ospitare la statua del B. Francesco Piani e l'altra quella del Sacro Cuore.
prospetto nord:Nel 1939 fu aperta la porta che mette in comunicazione la sacrestia con via De Magistris.
intero bene:La chiesa fu danneggiata dai terremoti del 1936 e del 1937 e nel 1939 fu restaurata con lavori non specificati dalle fonti storiche.
interno:Nel 1956 i mattoni del vecchio pavimento del presbiterio furono sostituiti con lastre di marmo di Trani. Furono rifatti i gradini dell'altare, il tabernacolo con la porticina realizzata dal laboratorio Tosi di Piacenza e il cancello in ferro battuto della balaustra realizzato da Rodolfo Rocchi di Caldarola.
interno:Nel 1961 fu rifatto il pavimento di tutta la chiesa in pietra di Trani e marmo giallo di Siena su disegno di mons. Benedetto Simonelli. Sotto l'altare del Crocifisso venne alla luce durante i lavori un tratto della pavimentazione quattrocentesca costituita da mattoni grezzi fatti a mano.
interno:Nel 1964 Romeo Frattali di Caldarola realizzò la bussola in legno su disegno del prof. Angelo Raponi di Camerino
interno:Il 5 settembre 1943 mons. Malchiodi, arcivescovo di Camerino, al termine delle celebrazioni per il primo centenario della beatificazione del B. Francesco Piani, elevò la Chiesa alla dignità di Santuario.
intero bene:Nella seconda metà del sec. XX i muri della cella campanaria, quelli laterali della chiesa e della croce greca furono consolidati con tiranti in ferro. Nello stesso periodo fu realizzata anche la cerchiatura esterna del tiburio con ferro piatto.
intero bene:Il giorno 26 settembre 1997 ha inizio una serie di scosse sismiche che provoca nell'edificio i seguenti danni: lesione della muratura della facciata in corrispondenza della nicchia esterna destra, del timpano del portale e delle pareti laterali; lesione della cupola sulle pareti ad una testa e tra queste ed i costoloni e sull'anello di raccordo dei pennacchi; lesioni ad andamento verticale sugli spigoli interni delle cappelle laterali e sui prospetti esterni; lesione in corrispondenza della parete ovest del primo livello del camapnile.
intero bene:Il giorno 10 agosto 1999 la Conferenza di Servizi approva il progetto di restauro che in particolare prevede le seguenti opere: riparazione localizzata delle murature dei prospetti principale, laterale e della parte sommitale del tiburio mediante cuci-scuci; consolidamento con iniezioni di malta di calce del prospetto principale e dei piloni della croce greca; inserimento di un cordolo in ferro sulla sommità del tiburio e perforazioni armate per ancoraggio alla muratura; inserimento di catene in ferro per ancoraggio del prospetto principale; rinforzo delle volte in foglio e ad una testa con inserimento di lamine di fibra di carbonio all'estradosso.
Stato di conservazione: danno lieve
Formato:
Complesso costituito dalla chiesa col campanile sul lato sinistro posteriore e dalla sacrestia che si sviluppa dietro il presbiterio. Volta a bacino impostata su archi a tutto sesto.
Data di creazione:
XV - XVIII; dopo il null; XVIII; dopo il null; XVIII - XIX; dopo il null; XIX; dopo il null; XX; dopo il null
Ambito geografico:
Caldarola (MC); Piazza Vittorio Emanuele II, 0(P)
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Oggetti digitali
Riferimenti
È riferito da:
Documentazione fotografica: 2 (SBAA AN 62467)
Fonte dati
Regione Marche / Beni Architettonici
Identificatore:
Codice univoco ICCD: 1100047337
Diritti
Diritti: proprietà Ente ecclesiastico
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