Sinagoga
costruzione
edificio preesistente
rappresentazione catastale
insediamento del Culto Italiano
evento sismico - restauro
restauro
evento sismico - danni
evento sismico - progetto di restauro
evento sismico - restauro apparato decorativo
acquisizione di beni
Tipo:
image; sinagoga
Tipo di scheda: Architettura
Categoria:
Sinagoghe
Autore:
Ambito culturale: maestranze locali - motivazione dell'attribuzione: bibliografia
intero bene:La Sinagoga di Rito Levantino fu costruita, nelle sue attuali forme, ex novo vicino alla più antica Sinagoga di Rito Italiano, in seguito alla demolizione del vecchio tempio di Rito Levantino (che risaliva al 1549 e si trovava a mare) per ordine del generale Lamorcière, avvenuta nel 1860.
sedime:Da quanto si evince dalla carta topografica di Ancona del 1813, sull'attuale sedime della Sinagoga vi erano tre edifici di abitazioni private (foglio n. 24, particelle n. 330, 331, 332), e nel "Brogliardo della città" del 1815 si evince che appartenevano, rispettivamente a: Abram Prato, Fermi Isach; Costantini Sanson.
sedime:Come si rileva dal "Catasto Urbano della città di Ancona ed annessi" del 1830-1833 gli edifici appartenevano sempre a privati (Prato Abram Vito, Trevi Salvatore, Fermo ...) ed erano case di proprio uso o d'affitto.
intero bene:Nella "Mappa di Ancona" del 1928 (?), al foglio n. IV, particella n. Z, in Via Astagno è presente l'edificio, nella sua attuale consistenza.
intero bene:Nel 1932 venne demolito il Tempio di Rito Italiano a causa della bonifica della Zona dell'Astagno e per l'apertura del Corso Stamira. Il culto fu allora trasferito nella Sinagoga di Rito Levantino di Via Astagno al piano terra, dietro l'atrio, dove prima era ubicato un magazzino.
intero bene:A seguito del terremoto del trenta fu necessario restaurare la Sinagoga. In questa occasione furono apportate alcune modifiche negli elementi decorativi (balaustre in ferro, lampadari, stucchi) ed altre di ordine strutturale (venne ridotta la balconata dei matronei).
intero bene:Anche negli anni Cinquanta venne eseguito un restauro nell'edificio, per cercare di sanare le murature dall'umidità di risalita.
intero bene:L'insufficiente manutenzione ed il sisma del 1972 hanno lasciato una serie di lesioni consistenti sulla muratura. Le lesioni si concentrarono su architravi di porte e finestre e sulle murature perimetrali comuni agli edifici contigui. Subirono danni gravi anche lo scalone principale ed i solai, oltre che la copertura. Inoltre, parte della muratura al piano terra presentava umidità di risalita.
intero bene:Con concessione n. 53/1991 venne consegnato in Comune il progetto di Restauro e Consolidamento. Ma fu necessario rinnovare la concessione edilizia due volte prima che fossero cominciati i lavori (conc. n. 46/1993 e conc. n. 186/1994). Il progetto prevedeva: consolidamento delle murature perimetrali e di spina e bonifica dall'umidità (con vespai ed intonaci porosi); demolizione delle coperture e dei solai del corpo destro; ristrutturazione della scala secondaria e inserimento dell'ascensore e ricostruzione dei solai in latero cemento; inserimento di una camera di sicurezza sotto la Sala di Culto Italiano, con conseguente abbassamento della quota di calpestio; demolizione di alcuni pavimenti; rifacimento del tetto; risarcitura delle lesioni delle voltine in cameracanna; ; sostituzione delle gronde e pluviali; adeguamento impianti; risarcitura lesioni di facciata e ristilatura dei giunti; revisione degli infissi interni ed esterni.
intero bene:Il progetto, inoltre, prevedeva il restauro di tutti gli apparati decorativi, degli stucchi, della pavimentazione dello scalone principale e della sala al primo piano e degli elementi in ferro battuto.
intero bene:Nel 1931 la Sinagoga di Pesaro fu chiusa e tutti i beni furono trasferiti nella Sinagoga di Ancona. Presso l'archivio della Comunità Ebraica esistono gli elenchi dei beni spostati.
intero bene:Nel 1933 la Sinagoga fu restaurata e presso l'Archivio della Comunità Ebraica sono presenti i preventivi di spesa per i lavori eseguiti (opere da elettricista).
Stato di conservazione: buono
Formato:
L'edificio è composto da due piani ed un attico centrale. Planetricamente si organizza in tre parti, definite dalle murature di spina, ortogonali a Via Astagno, la centrale, più ampia, in cui sono collocate le due sale per il culto e il grande atrio; due laterali, più piccole, che ospitano le due scale ed i locali di servizio. Tale divisione è riscontrabile anche nella partitura orizzontale della facciata su Via Astagno e sull'andamento dei livelli della copertura. Gli ingressi sono tre: quello centrale immette nell'atrio, caratterizzato da quattro colonne con alto basamento e capitello di cemento ionico. Dietro l'atrio si ha la sala del Rito Italiano, con arca, altare e matroneo (a dx dell'ingresso). Sulla sinistra dell'edificio, dopo la scala piccola, si trova il Mikvà o Bagno Rituale, costituito da un ampia vasca in graniglia con pesanti bordature, scavata nel pavimento. Al p. 1 si trova la Sala del Rito Levantino, riccamente decorata, con l'altare, l'arca e nell'attico un matroneo.
Data di creazione:
XIX; dopo il null; XX; dopo il null
Ambito geografico:
Ancona (AN); Via Astagno, 0(P)
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Riferimenti
È riferito da:
Documentazione fotografica: 2 (SBAA AN 76322)
3 (00065751ft01)
Fonte dati
Regione Marche / Beni Architettonici
Identificatore:
Codice univoco ICCD: 1100065751
Diritti
Diritti: proprietà Ente ecclesiastico
Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio