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Baluardo S. Pietro

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sedime
attestazioni esistenza
costruzione
rappresentazione cartografica
proprietà

Tipo:

image; baluardo
Tipo di scheda: Architettura

Categoria:

Mura/Fortificazioni

Autore:


Ambito culturale: maestranze locali seicentesche - motivazione dell'attribuzione: bibliografia

intero bene:Il baluardo di S. Pietro è inserito nella cinta muraria del XIV sec., costruita per ampliare il precedente limite della città del XIII sec., nel tratto compreso tra il Cassero e la porta Farina.
intero bene:Nella pianta del Fontana del 1562 vengono riportati gli otto baluardi distribuiti nella cinta fortificata di Ancona, e tra la mura che si estendeva tra il colle dei Cappuccini e la porta Farina il Fontana ne cita tre: il Cassero (chiamato anche S. Paolo), il Baglione, il Bon compagni. Non è ancora presente il baluardo S. Pietro, ma in una pianta delle fortificazioni disegnata dall'architetto senese Francesco Paciotto, durante la sua visita in Ancona tra il 1567 ed il 1571, si riconosce un guardiale più grande degli altri, nella posizione che sarà poi quella del bastione; probabilmente era stato rafforzato il baluardo chiamato dal Fontana il Baglione, perchè si riteneva che in quel punto la mura difensiva fosse ancora troppo debole.
intero bene:Il Santini afferma che Paolo III volle che si edificasse questo baluardo tra il 1537 ed il 1542, e che lo munì di artiglierie fatte venire da Perugia. Forse fu edificato con le pietre provenienti dalla demolizione del Monastero di S. Giovanni Battista in Pennocchiara. Ma la fortificazione era di minori dimensioni e minore importanza rispetto alla attuale.
intero bene:L'attuale baluardo fu costruito nel 1647 nell'ambito dei ricorrenti programmi di manutenzione e rafforzamento delle mura. Il primo documento che ne riporta la forma ed il nome è la "Pianta del porto di Ancona" del Varlé, non datata ma posteriore al 1734, presente nell'Archivio di Stato di Roma.
intero bene:Nella "Pianta elevazione della città" del De Giardinis del 1745 il bastione è riportato al n. 66, e vengono riportati anche i sei cannoni che lo armavano.
intero bene:Come si rileva dalla "Iconografia della città di Ancona" del 1813 il baluardo è censito al foglio n. 13, particella Z2, è privo di abitazioni ad eccezione di un piccolo edificio quadrato posto a destra, ed usato, ancora, come opera difensiva. Nel "Brogliardo della città" del 1815, si rileva che la proprietà è del Regio Demanio e l'uso è "fortino con casa". Nel "Catasto della città di Ancona ed annessi" del 1830-33 si legge: baluardo con casa di abitazione e orto in affitto, proprietà Regio Demanio.
intero bene:Tra il 1910 ed il 1913 il bastione, considerata ormai un'area libera all'interno della città, viene edificato con case a schiera con giardino per i dipendenti comunali. Nella "Mappa della città" del 1928 (?) infatti si riconoscono gli edifici.
Stato di conservazione: mediocre

Formato:

Il bastione è a forma pentagonale. Presenta muri a scarpa, in laterizio con spigoli ribaditi da conci in pietra. La quota dello spalto, utilizzata per la costruzione di abitazioni e giardini, è stata successivamente modificata nel parapetto, infatti la parte alta della muratura presenta oggi una ringhiera in ferro intercalata da pilastrini quadrati.

Data di creazione:

XIV; XVI; dopo il null; XVII; dopo il null; XVIII; dopo il null; XIX; dopo il null; XX; dopo il null

Ambito geografico:

Ancona (AN); Via delle Cavorchie, 0(P)

immagine

Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Diritti riservati
Quest'opera di Regione Marche è distribuita con Licenza Diritti riservati.

Oggetti digitali

Oggetto digitale 1

Riferimenti

È riferito da:
Documentazione fotografica: 2 (SBAA AN 76343)

3 (00065772ft01)

4 (00065772ft02)

Fonte dati

Regione Marche / Beni Architettonici

Identificatore:
Codice univoco ICCD: 1100065772

Diritti

Diritti: proprietà mista di Ente e privato

Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio

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