Polveriera Castelfidardo
allestimento zona fortificata
concessione del terreno
costruzione
attestazioni esistenza
cambio di proprietà
Tipo:
image; magazzino a polvere
Tipo di scheda: Architettura
Categoria:
Edifici/Strutture di difesa
Autore:
intero bene:Nel periodo tra l'Unità d'italia e il 1866 viene ad accrescersi enormemente il valore strategico di Ancona come caposaldo militare.Grandi investimenti vengono fatti per ammodernare ed incrementare le opere di difesa da mare e da terra (tanto che Ancona viene dichiarata Piazzaforte di primordine) Nel 1865 si decide la costruzione tra i colli Cappuccini e Cardeto di un grande complesso da destinare a caserma moderna: la "Villarey". Nella valle retrostante tale complesso vengono successivamente costruiti gli edifici destinati ai servizi di supporto: la polveriera, i casermaggi, l'infermieria quadrupedi.
intero bene:Dal 5 novembre 1860 con decreto n. 350 il Commissario Generale Straordinario nelle Provincie delle Marche, Lorenzo Valerio, concesse gratuitamente in piena proprietà al Comune di Ancona il terreno situato fuori le mura, già fossa militare, ed il giorno dopo vennero dichiarate opere di pubblica utilità le fortificazioni da costruirsi a difesa della piazza di Ancona.
intero bene:In un decreto del 12 dicembre del 1861 dove venivano ripartite tutte le direzioni e le sottodirezioni del Genio, per poi essere elencate nell'annuario dell' anno dopo (1862) si legge, sotto la voce "direzione di Ancona" il nome del maggiore Giuseppe Morando, il quale ebbe la personale direzione di tutti i lavori delle fortificazioni in Ancona tra il 1862 al 1866. La polveriera Castelfidardo, unitamente ad altri edifici di supporto alla caserma Villarey, fu costruita dunque tra il 1864 ed il 1866.
intero bene:Una relazione militare del 1883, facendo il punto della situazione logistica, registra la presenza della polveriera alla prova "Beato Amedeo" alla Cittadella e "Castelfidardo" dietro la caserma Villarey, all' interno di una conca artificialmente ricavata sul colle Cardeto. Il tipo edilizio di tale polveriera, la cui capienza era di 200 tonnellate di polveri, è rìscontrabile in altre realizzazioni, come ad esempio nella Fortezza da Basso a Firenze.
intero bene:Non si hanno notizie di danni specifici che il bene subì durante la seconda guerra mondiale, né di danni causati dal sisma. Lo stato di profondo degrado in cui versa oggi la costruzione è causato in prima istanza dall'abbandono e in secondo luogo dall'assenza di manutenzione. Circa due anni e mezzo fa il Comune di Ancona ha acquistato dalla Marina tutta l'area, ed è in procinto di definire un progetto di restauro del bene e riqualificazione di tutta l'area.
Stato di conservazione: cattivo
Formato:
La pianta longitudinale, tripartita si organizza con due corridoi di servizio laterali ed al centro una grande sala voltata, usata come magazzino delle polveri. Il notevole spessore tra le volte interne e la copertura è costituito da terreno e detriti, le falde del tetto, fortemente inclinate sono state realizzate con mattoni sguinciati posati a secco, di pancia. Molto curato il sistema di areazione sul perimetro dell' edificio composto da canalizzazioni ottenute all' interno del grosso spessore murario e dalle pavimentazioni voltate con il duplice scopo di ottenere sia un costante ricambio di aria, che il distacco dall' umidità di risalita. La facciata presenta degli "oblo" (bocche del sistema di areazione) in laterizio, una lapide in pietra , è stato rubato alcuni anni fa lo stemma in pietra della casa Sabauda, posto all'entrata. L'edifico si trova all'interno di una conca artificiale definita da un muro di contenimento in laterizio. chiamato tamburo.
Data di creazione:
XIX; dopo il null; XX; dopo il null
Ambito geografico:
Ancona (AN); Via Cardeto, 0(P)
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Oggetti digitali
Riferimenti
È riferito da:
Documentazione fotografica: 4 (00119413ft03)
2 (00119413ft01)
3 (00119413ft02)
Fonte dati
Regione Marche / Beni Architettonici
Identificatore:
Codice univoco ICCD: 1100119413
Diritti
Diritti: proprietà Ente locale
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