Coltivazione e lavorazione della canapa
Tipo:
Testo
Tipo di scheda: Beni Demoantropologici Immateriali
Categoria:
Beni immateriali della tradizione e del folklore
La coltivazione della canapa era diffusa nell'area del Piceno. La pianta veniva seminata all'inizio della primavera e si raccoglieva a partire dalla fine di giugno ai primi di settembre. Si estirpavano per prime le piante maschio e per ultime le piante femmine che portano i semi. Le canapaie si concentravano nelle vicinanze dei corsi d'acqua, nell'area specifica il fiume Tenna. Dopo la raccolta la canapa era posta nell'acqua a macerare, in appositi fossi. Dopo una settimana circa i fasci di canapa venivano fatti asciugare al sole. La fase successiva prevedeva battitura e gramolatura degli steli per liberare la parte fibrosa della pianta e prepararla alla cardatura. Il tipo di gramola ultilizzata, la mancìngola, è un macinone obbliquo molto pesante manovrato dagli uomini. La pettinatura era eseguita con pettini in ferro dalle donne ma anche da cardatori professionisti. Dalla pettinatura si ottenevano due tipi di fibre: la stoppa più grezza e il tiglio da cui si otteneva il filato più pregiato. Dalla filatura si ottenevano le matasse di filato che dipanate e raccolte sulle spole erano pronte per l'orditura. I fili dell'ordito erano insubbiati sul telaio per la tessitura. La navetta con il filo della trama lanciata alternativamente tra i fili dell'ordito è l'operazione finale con cui si ottiene il tessuto. Si coltivava la canapa. Si pianta a marzo e si raccoglie in agosto.In agosto si carpe e si fanno i fasci e si portano al fiume Tenna dove c'era "lu vurghe". Dopo 5-6 giorni veniva tirata fuori, lavata, fatta asciugare e schiacciata con la "macenga". Dopo venivano i canapini da Montegallo per pettinarla. Sopra il lago di Gerosa si piantava la canapa....Si faceva "lu nocchie" che era il fiore della canapa, veniva filato e si facevano le "fiezze". Le fiezze si facevano bollire con la cenere; dopo lavata e asciugata si facevano "li vucinitte"(spole di filato) per tessere.L'ordito si faceva di cotone:"accia e cotone". Dopo si tessono i rotoloni che venivano sbiancati lavandoli ripetutamente...Tutti i tessuti erano fatti di canapa. Si facevano anche le corde>.
Soggetto:
tecniche
ciclo produttivo
altro; agricoltura
canapa ciclo produttivo
Provenienza:
Capoluogo; rilevamento decontestualizzato; AP; Marche; Italia; Rotella; localizzazione di rilevamento
Data:
2003/05/08
Ambito geografico:
Marche; Smerillo; Contrada San Giovanni
Fonte dati
Regione Marche / Beni Demoetnoantropologici Immateriali
Identificatore:
Codice univoco ICCD: 1100000001A-1
1100000001A-1
Diritti
Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio