Streghe
Tipo:
Testo
Tipo di scheda: Beni Demoantropologici Immateriali
Categoria:
Beni immateriali della tradizione e del folklore
Autore:
Nella tradizione locale esiste la credenza diffusa in esseri fantastici definiti come streghe che sono caratterizzate da comportamenti ematofagici ai danni dei bambini. Anche se non tutti gli intervistati riferiscono il dettaglio del vampirismo, l'oggetto degli attacchi delle streghe sono sempre i bambini. Il deperimento dei neonati trova spiegazione causale nell'intervento notturno di tali esseri fantastici. Interessante notare che viene loro attribuita la voce dei gatti, il miagolio prolungato degli animali nel silenzio della notte che rimanda ad un paesaggio sonoro prevalentemente rurale. Così come i loro convegni sono ambientati presso boschi di querce o di noci. Alcune delle interviste raccolte nell'area di ricerca identificano nelle streghe donne realmente esistenti che hanno il potere di trasformarsi. Una parte degli intervistati riferisce le tecniche adoperate per neutralizzare i poteri malvagi delle streghe. Nel materiale di ricerca, purtroppo, non è presente nessuna denominazione locale. Si rileva il tema del battesimo imperfetto che ribadisce la funzione di protezione magica del battesimo cristiano, veicolata dal valore performativo della formula rituale.tempi avevamo anche la cavalla e la ritrovavano sempre sudata...."Te la portano via le streghe" dicevano...Portava anche le trecce: la coda portava intrecciata e i crini....Poi è finito tutto..[...] Uno aveva una fidanzata che "andava in strega"...Gli avevano detto che la sposa era una strega e lui si era quasi arrabbiato...Allora gli dissero di andare a casa della sposa il venerdì, che di solito non si usava...Lui andò di venerdì e siccome era stato avvertito iniziò ad attizzare con uno spiedo che di solito si teneva a fianco la fuoco..."Perchè non torni a casa, tu hai sonno"..Gli diceva la sposa...A un certo punto fece finta che si era addormentato e la vide che andava su per il camino...La ferì con lo spiedo e quella non ci andò più...Dicevano che bastava che facesse una goccia di sangue e non andava più[...]Un altro giovanotto pure aveva una sposa e un amico gli aveva detto che andava strega..."Se vuoi sapere se è la verità prendi una forcina di quelle che servono per raccogliere il fieno, vai in un crocestrada e mettiti quella forcina sotto al collo...Di streghe ne passarono un branco, mica una e tutte gli dicevano:"Che fai brutto impiccato"...E andavano via...Però lui non doveva parlare, doveva stare zitto..A un certo punto arrivò la sposa che era zoppa e andava più piano...Lui stupido doveva stare zitto e non lo mordeva nessuno...Invece disse alla sposa:"Brutta zoppa, tu vai indietro perchè non puoi arrivare?"...Tutte le streghe tornarono indietro e lo morsero...Lo fecero nero per i morsi....Glielo avevano detto:"Quelle ti "accimentano" ma tu non parlare, non rispondere"...Lui invece come vide la sposa le parlò...Allora tornarono tutte indietro...Se non avesse parlato non lo avrebbero toccato[...] Si diceva che dove erano passate le streghe si sentiva puzza di olio bruciato... Perchè loro si ungevano con quest'olio...Si sentiva davvero questa puzza[...]Una zia mia, di la' della casa, c'era una casetta dove era stata una chiesa, la chiesa di Sant'Anna...In questa chiesa c'erano una pietra sacra e un crocifisso...La pietra sacra era poco più grande di questo quadro e stava sull'altare murata ed era coperta con un panno di canapa...Era sacra perchè stava sull'altare. Queste cose poi l'avevano tolte e noi ci tenevamo roba di campagna...La chiesa era stata sconsacrata...Mia zia andava a chiudere su e incontrò tre donne nell'aia davanti questa ex chiesa...Mia zia chiese:"Adesso tornate?"-Ma non le rispose nessuna delle tre..[...] La strega dicono che rientra dal buco della chiave che è piccolo...Eppure dicono che ci entra[...] C'erano due donne che erano tutte e due streghe e una disse all'altra: "Stasera andiamo a bere nella cantina dello sposo tuo"...La sera partirono in 3-4 streghe per andare a bere in questa cantina...Ma queste quando partivano partivano nude...Entrarono dal buco della chiave e dentro tornarono normali... Alla mattina tu sai che suona la campana "a giorno" e loro dovevano rientrare prima che suonasse...Le altre fecero in tempo ad andarsene ma la sposa dell'uomo rimase dentro la cantina... Siccome era nuda si mise dietro la botte e si vedeva solo la testa...Andò lo sposo giù, la vide e le disse:"Tu che fai li'"..."Perchè non esci?"...Lei gli disse che era nuda e gli raccontò quello che era successo...Lui andò a prendere i panni della sorella e la fece uscire.... Non aveva fatto in tempo perchè se non escono prima che suoni la campana non ce la fanno più e rimangono dove si trovano...
Soggetto:
letteratura orale non formalizzata
Provenienza:
Capradosso; rilevamento decontestualizzato; AP; Marche; Italia; Rotella; localizzazione di rilevamento
Data:
2003/03/10
Fonte dati
Regione Marche / Beni Demoetnoantropologici Immateriali
Identificatore:
Codice univoco ICCD: 1100000012-9
1100000012-9
Diritti
Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio