Proviene dalla cappella della chiesa di Sant’Agostino, ove aveva sede la Confraternita di San Nicola, detta anche del Gonfalone. I confratri, vestiti di bianco e incappucciati, compaiono insieme agli Agostiniani inginocchiati dietro il manto della Vergine. Il tema raffigurato fu largamente diffuso soprattutto in Umbria e nelle Marche tra la fine del XV e i primi decenni del XVI secolo. Con esso si voleva avversare l’abitudine di battezzare tardivamente i bambini. Proprio gli Agostiniani, dalle cui chiese deriva infatti la gran parte dei dipinti di tal genere, si impegnarono particolarmente in quest’opera di propaganda. Secondo più recenti interpretazioni, quando il bambino rappresentato è un adolescente piuttosto che un infante, queste raffigurazioni denuncerebbero pratiche di pedofilia. Numerosi lasciti testamentari per la buona conservazione del dipinto, nonché la presenza nel museo di un’altra tela di analogo soggetto attribuita a Tiberio d’Assisi, dimostrano la vasta devozione tributata a questo tipo di rappresentazioni...

Soggetto:

Madonna del Soccorso

Materia e tecnica:

tempera su tela

Data di creazione:

1475 - 1499, sec. XV

Ambito geografico:

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