Catasto teresiano, catasto lombardo-veneto, catasto unitario,(1722-1904),GGASI
Tipo:
Collezione; Fondo
Categoria:
Fondi archivistici
Questo fondo è il risultato di tre operazioni catastali chiaramente individuabili sul piano cronologico e formale, ma non altrettanto facilmente separabili su quello del materiale archivistico. Gli atti più antichi sono costituiti dalle mappe dell'intero territorio cremonese, eccetto il Cremasco, stese tra il 1722 e il 1723 in attuazione dei disposti di Carlo VI del 1718 per la preparazione di un catasto generale dello Stato di Milano. Il progetto fu continuato da Maria Teresa e portò alla redazione tra il 1755 e il 1760 dei registri dei trasporti d'estimo o partitari, dei catastini ossia elenchi dei possessori e di tavole d'estimo (elenchi dei numeri mappali con accanto il nome del possessore e la qualità del terreno). L'insieme di questi atti è detto comunemente catasto di Maria Teresa o teresiano.Tra il 1817 e il 1854 il governo austriaco dispose un altro catasto o " nuovo censo lombardo-veneto " che non si distaccava dai criteri del teresiano: per il Cremonese si stesero nuovi catastini e per qualche località dei partitari, mentre per Crema e il suo territorio, che disponeva degli estimi veneti e di un catasto attuato durante il regno italico, si ebbe la preparazione completa dei partitari. I partitari sia del Cremonese che del Cremasco rimasero in uso almeno fino agli anni 1871-1872, talvolta anche fino al 1882, quando a seguito delle revisioni disposte dopo l'unificazione si prepararono nuovi registri raccordati a nuove mappe, ma non nuovi catastini né vennero sost[...]
Data:
1722-01-01 - 1904-12-31; (1722-1904)

Immagini di anteprima
Fonte dati
SAN - Sistema Archivistico Nazionale / Complessi Archivistici
Identificatore: oai:san.beniculturali.it:comp40138