Ufficio di insinuazione di Torino,(1610-1801, 1814-1862),GGASI
Tipo:
Collezione; Fondo
Categoria:
Fondi archivistici
Agli uffici di insinuazione, istituiti con editto 28 apr. 1610era demandata la conservazione delle copie degli atti notarili sia per assicurare la pubblicità degli atti sia per garantire alla finanza statale le entrate derivanti dagli oneri fiscali che gravavano su tutta l'attività contrattuale o unilaterale sottoposta a tale forma di registrazione. I notai dovevano insinuare gli atti rogati negli uffici competenti per territorio. Norme precise regolavano la tenuta dei libri dell'insinuazioneera stabilita tra l'altro la divisione degli istrumenti in base alla provenienza geografica e pertanto per tutto il sec. XVII è possibile individuare per ogni tappa le suddivisioni per località. A partire dal 1730 invece gli istrumenti delle varie località di ciascuna tappa vennero registrati in un unico ordine cronologicoGli uffici di insinuazione compilavano gli indici alfabetici per nome delle parti e assicuravano, in via eccezionale, la conservazione degli atti di " notai cessati ", per i quali non venisse assicurata altrimenti la conservazione. La competenza territoriale degli uffici di insinuazione subì modificazioni nel 1734e nel 1816Soppressi durante la dominazione francese, furono ripristinati con r. editto 12 lu. 1814.L'ufficio di insinuazione di Torino, nel 1610, aveva competenza sulle seguenti località: Torino, Grugliasco, Collegno, Beinasco, Dros, Altessano, San Mauro (San Mauro Torinese), Druent (Druento) Caselle (Caselle Torinese), Borgaro Torinese, Settimo Torinese, L[...]
Data:
1610-01-01 - 1862-12-31; (1610-1801, 1814-1862)

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Fonte dati
SAN - Sistema Archivistico Nazionale / Complessi Archivistici
Identificatore: oai:san.beniculturali.it:comp50729