Senato di Piemonte,(1561-1801, con docc. fino al 1817),GGASI
Tipo:
Collezione; Fondo
Categoria:
Fondi archivistici
Considerato da Emanuele Filiberto come la naturale continuazione del consiglio cismontano, il senato di Piemonte non trova in un atto formale la propria ricostituzioneLa documentazione conservata testimonia una ripresa delle sue funzioni fra il 1560 ed il 1561. All'ordinamento del senato sono dedicati alcuni punti delle costituzioni emanate da Carlo Emanuele I nel 1583 e nel 1619 e da Vittorio Amedeo I nel 1632, nonché un editto di Carlo Emanuele II del 1661. Il primo regolamento organico si troverà però solo nelle costituzioni promulgate nel febbr. 1723 da Vittorio Amedeo II e nelle successive costituzioni del lu. 1729 e dell'apr. 1770Il 4 nov. 1801 venne soppresso dal governo francese.Era un organo eminentemente giurisdizionale e giudicava in secondo e ultimo grado come supremo tribunale d'appello. Dalle sentenze del senato non era possibile appellarsi, ma sol tanto inoltrare suppliche per grazia.Era diviso in due classi, una per le cause civili e l'altra per le cause criminali.Veniva inoltre ad esso affidata in prima istanza la conoscenza di tutte le cause civili e criminali relative a prelati, arcivescovi, vescovi, capitoli, abati, baroni e baronie, conti e contadi, marchesi e marchesati. Aveva altresì prima cognizione delle cause riguardanti villaggi, comunità, sindaci, ripartizioni di imposte, statuti, privilegi, contese di confini tra comuni.Oltre alla citata funzione giurisdizionale il senato svolgeva altre funzioni istituzionali. Alla magistratura spettava infat[...]
Data:
1561-01-01 - 1817-12-31; (1561-1801, con docc. fino al 1817)

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Fonte dati
SAN - Sistema Archivistico Nazionale / Complessi Archivistici
Identificatore: oai:san.beniculturali.it:comp50916