Catasti,1812 - 1929,SIAS
Tipo:
Collezione; Fondo
Categoria:
Fondi archivistici
Nessuno sa con certezza il momento preciso in cui l'uomo sentì il bisogno di stabilire senza margine di errore il proprio confine territoriale da quello dell'altro. Sicuramente si è trattato di un'esigenza insita nella natura dell'essere umano prima che sociale o socio-polica. Da un punto vista più rigorosamente storico troviamo nell'antico Egitto tracce di organizzazioni censuarie - catastali risalenti al 2000 a.C. Nell'epoca Romana l'espansione geografica comportò la necessità di riorganizzare i territori conquistati. Fu stabilita la distinzione fra ager pubblicus e ager privatus. Nel medioevo solamente alcuni Comuni si dotarono di un assetto censuario minimo. Occorre arrivare al 1427 per parlare ufficialmente di Catasto con un significato abbastanza vicino al nostro. Il Comune di Firenze infatti, proprio quell'anno stabilì di riformare il sistema di raccolta tributi: ogni capofamiglia avrebbe dovuto presentare una dichiarazione in cui elencava proprietà immobiliari, debiti, crediti e componenti familiari Bibliografia: Enciclopedia Italiana, vol. IX (CARE - CHIA), Istituto Enciclopedico Italiano, pp. 437-438 Antonella Manupelli, Archivio di Stato di Matera 1955-1988, Amministrazione Provinciale - Matera, settembre 1988, 67
Data:
1812-01-01 - 1929-12-31; 1812 - 1929

Immagini di anteprima
Fonte dati
SAN - Sistema Archivistico Nazionale / Complessi Archivistici
Identificatore: oai:san.beniculturali.it:comp65994