Tomasi Paolo,1922 - 2005,INSMLI
Tipo:
Collezione; Fondo
Categoria:
Fondi archivistici
Paolo Tomasi (Parma, 3 marzo 1928- 1 settembre 2005) frequenta la scuola di avviamento professionale a Parma e giovanissimo, nel 1944, partecipa alla Resistenza in veste di staffetta del Cln di Parma. Arrestato, casualmente e senza un'accusa specifica, dalla Gnr nel luglio 1944, viene rinchiuso a Langhirano e liberato dopo una detenzione di 25 giorni; nuovamente arrestato nei mesi successivi, è internato nel campo di prigionia di Bibbiano da dove riesce, fortunosamente, ad evadere. Nel dopoguerra non chiede il riconoscimento di combattente ma il suo contributo è attestato dal presidente del Cln di Parma che lo definisce uno dei più audaci compagni di lotta che ha dato il maggior contributo possibile alla causa. Alla liberazione si iscrive al Partito comunista e diviene funzionario della sezione Benoldi (1947 - 1953); al Partito aderirà fino al 1960. A partire dal 1952 è impiegato presso la Provincia di Parma, dal 1966 distaccato presso il Comando dei vigili del fuoco e nel 1971 è nominato responsabile dell'Ufficio Stampa e pubbliche relazione dell'Amministrazione provinciale, incarico che manterrà fino al suo pensionamento nel 1991. Studioso impegnato in ricerche di storia contemporanea, con particolare attenzione alla storia locale, all'antifascismo e alla Resistenza, alla guerra di Spagna, al movimento operaio, iscritto all'ordine dei giornalisti di Bologna dal 1976, collaboratore dell "Gazzetta di Parma", de "l'Unità", "Parmamese", "Opinione Pubblica", Tomasi è anche scrittore di racconti e novelle (in larga misura inedite) e nel 1959 vince, ex aequo, il premio letterario nazionale Lipparini, indetto dalla Presidenza dell'Enpas. Amante della natura, del nuoto e dell'attività sportiva, nel dopoguerra e fino agli anni Sessanta, si distingue per numerosi salvataggi in acqua, ricevendo tre encomi da autorità civili e militari. La sua attività professionale presso la Provincia lo vede impegnato nell'organizzazione di convegni, incontri, mostre, pubblicazioni, attento ai problemi legati alla gestione delle devianze sociali e delle disabilità, del sistema idrico e del recupero di beni storici e ambientali, impegnato nella cura redazionale di numerosi volumi (monografie, raccolte di saggi, atti di convegni). Partecipa al movimento di opinione che porta alla chiusura del brefotrofio di Parma, dell'Ospedale psichiatrico di Colorno, all'esperienza di Psichiatria democratica e stringe rapporti di amicizia e collaborazione con Franco Basaglia, Franca Ongaro e Mario Tommasini. Nel 1986 a Tomasi viene conferito il diploma di benemerenza con medaglia d'oro dall'Associazione nazionale combattenti e reduci per le ricostruzioni di eventi "che hanno portato alla luce episodi di eroismo, di fratellanza umana e di altruismo che altrimenti sarebbero rimasti ignorati". Il fondo Paolo Tomasi è stato depositato presso l'archivio dell'Istituto nazionale dalla moglie Paolina Moretti e dai figli Angela e Corrado nel giugno 2007; contestalmente al deposito delle carte è pervenuta parte della biblioteca di Tomasi, per lo più costituita da libri di storia locale.Il fondo conserva una cospicua raccolta di articoli pubblicati da Tomasi e la documentazione da lui utilizzata per studi e ricerche di carattere storico; sono presenti inoltre numerosi opuscoli e periodici. La documentazione è stata ordinata nelle serie 'Attività giornalistica', nella quale un ruolo di rilievo è occupato dalla collaborazione con la "Gazzetta di Parma", 'Ricerche e studi', con sottoserie dedicate all'antifascismo e agli arditi del popolo, alle barricate di Parma, a Guido Picelli e alla guerra di Spagna, alla Resistenza, alla seconda guerra mondiale e alle ricerche compiute per l'Ufficio stampa e pubbliche relazioni della Provincia di Parma, 'Opuscoli e periodici', costituita dalle unità pervenute con la biblioteca di Paolo Tomasi. Il fondo è stato riordinato da Carlo Milani nel corso del 2008. Altra documentazione di Paolo Tomasi, relativa alla sua attività presso l'Amministrazione provinciale, è stata donata dalla famiglia alla Provincia di Parma; l'inventario relativo è consultabile nel sito della Provincia di Parma.
Data:
1922-01-01 - 2005-12-31; 1922 - 2005

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Fonte dati
SAN - Sistema Archivistico Nazionale / Complessi Archivistici
Identificatore: oai:san.beniculturali.it:comp92048