Cattedrale, Agrigento
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Fondata alla fine del sec. XI dai normanni, fu ingrandita e rimaneggiata vistosamente nei secoli XIV, XVI, XVII: la precede un'ampia gradinata e si caratterizza per il massiccio campanile incompiuto del sec. XV, che presenta sul lato sud due ordini di monofore cieche gotico-catalane e, al disopra, un balcone dalla grande arcata ogivale con ornati a zig-zag. I resti della primitiva chiesa (monofore) sono visibili sul fianco destro, che, come quello sinistro, è stato sottoposto a radicali restauri dopo che la frana del 1966 ne aveva compromesso la staticità. L'interno è a tre navate su pilastri poligonali, con copertura a travature scoperte, dipinta con figure di santi e di vescovi e con stemmi gentilizi del sec. XVI; la prima metà della navata mediana ha invece un ricco soffitto a lacunari lignei del 1682. Nel presbiterio, ornato di stucchi e affreschi barocchi, si verifica il singolare fenomeno acustico del "portavoce", per cui dalla cornice dell'abside si ode qualsiasi sussurro pronunciato all'ingresso della chiesa. In una cappella del transetto destro, arca di S. Gerlando, reliquiario in argento del 1639 (depauperato da ripetuti furti); nell'abside destra, Madonna col Bambino, statua marmorea del 1495; nella navata sinistra, una bella arcata gotica segnala l'accesso alla cappella (ora battistero) che custodisce il sepolcro di Gaspare De Marinis, opera di Andrea Mancino e Giovanni Gagini (1492). Nell'Archivio della Cattedrale è conservata la cosiddetta «lettera del Diavolo», in caratteri indecifrabili, inserita in un manoscritto contenente la vita di Suor Maria Crocifissa (sec. XVII), alla quale la lettera sarebbe stata diretta.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
via Duomo - Agrigento (AG)