Santuario della Santa Casa, Loreto
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
È uno dei più famosi santuari mariani, meta di incessanti pellegrinaggi. La basilica fu iniziata nel 1468 in forme gotiche e continuata poi, in forme rinascimentali, da Giuliano da Maiano, Baccio Pontelli, Giuliano da Sangallo, Francesco di Giorgio Martini, Bramante, Andrea Sansovino e Antonio da Sangallo il Giovane. Il lungo tempo impiegato per l'erezione e i diversi artisti che vi hanno lavorato hanno privato l'edificio di unità stilistica, compensata però dal pittoresco, imponente effetto dell'insieme. La facciata, preceduta dalla bronzea statua di Sisto V, di Antonio Calcagni, è manieristica (1571-87) e vi si aprono tre mirabili porte* a bassorilievi in bronzo (1590-1610). A sinistra della facciata si eleva l'elegante campanile, alto m 75.60, di Luigi Vanvitelli (1750-54), di ispirazione borrominiana. I semplici fianchi in cotto della basilica terminano in alto con uno sporto retto da beccatelli e coronato da una fila di finestrelle. Lo stesso elemento decorativo corre sopra i transetti e l'*abside, che con il gioco movimentato delle loro superfici curve danno l'impressione di una imponente, suggestiva fortezza, solo attenuata dai grandi finestroni gotici. Su tutto domina la slanciata cupola ottagonale di Giuliano da Sangallo (1500), sormontata da lanternino dovuto a Giuseppe Sacconi che copiò quello del Brunelleschi di Firenze; su questo s'innalza la statua della Madonna, ottocentesca, di rame sbalzato e dorato.L'interno, di struttura gotica, è a tre navate su pilastri, con transetto e presbiterio triabsidati. Sotto la cupola, ricoperta di pitture di Cesare Maccari (1907), è la Santa Casa, che ha un magnifico rivestimento* marmoreo disegnato da Bramante (1509), ornato di statue e rilievi, eseguiti nel sec. XVI sotto la direzione di G.C. Romano, Andrea Sansovino e Antonio da Sangallo il Giovane, e quattro porte in bronzo del '500; nell'interno, dalle nude pareti, all'altare, la statua in legno di cedro della Madonna col Bambino (rifatta dopo l'incendio del 1921). In fondo alla navata destra è la sagrestia di S. Marco, con cupola ornata di affreschi* di Melozzo da Forlì e Marco Palmezzano (1477). Nel braccio destro del transetto si trova la sagrestia di S. Giovanni, decorata di affreschi* di Luca Signorelli (1479). La cappella centrale (tedesca) della parte absidale ha un ciclo di affreschi (Vita di Maria) di Ludovico Seitz (1908). Nel transetto sinistro, la sagrestia di S. Luca ha nella lunetta una terracotta robbiana (S. Luca) attribuita a Benedetto da Maiano (armadi intarsiati del '500). Nella cappella francese, bel lampadario del '500, e nella cappella vicina, Crocifisso ligneo di Innocenzo da Petralia (1637). Nella prima cappella sinistra, fonte battesimale di bronzo, del primo '600.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazza della Madonna - Loreto (AN)