Biblioteca Comunale dell' Archiginnasio, Bologna
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni architettonici
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Percorrendo il portico del Pavaglione si incontra, al N. 1, la sede dello Studio bolognese dal 1563 al 1803, e, a partire dal 1835, della Biblioteca comunale. Commissionato nel 1561 da papa Pio IV e impostato su programma del cardinale legato Carlo Borromeo, originariamente l'edificio rispondeva all'esigenza di ricomposizione spaziale delle scuole dei legisti e di quelle degli artisti, fino a quel momento dislocate in aree distinte. Antonio Morandi ristrutturò le preesistenti scuole di S. Petronio, realizzando un edificio specialistico la cui tipologia doveva soddisfare sia a funzioni didattiche che commerciali (le botteghe al piano terreno). Il fronte, ritmato da 30 archi su 31 colonne di macigno, si sviluppa in lunghezza (139 m) su due piani e si apre, al centro, in un atrio che mette in una corte interna. Nel 2003 il palazzo è stato oggetto di diversi lavori di restauro.Lungo le pareti, a cominciare dall'atrio, poi nel cortile, nelle scale, nei corridoi e nelle aule, sono distribuiti 7000 stemmi (affrescati o in rilievo policromo tra decorazioni a colori) di scolari, capi delle corporazioni studentesche, rettori, priori e altri personaggi che frequentarono lo Studio nei secoli XVI-XVII, nonché molte memorie lapidarie, alcune unite a dipinti notevoli. Questa singolare raccolta araldica rimase fortunatamente salva dalla distruzione decretata dal governo repubblicano nel 1797. Nel fondo del cortile la costruzione ingloba l'ex chiesa di S. Maria dei Bulgari, già cappella dello Studio; conserva all'interno una Annunciazione di Denijs Calvaert (1582) e resti di affreschi di Bartolomeo Cesi (1594), staccati e riportati sulla parete.
Ambito geografico:
piazza Galvani 1 - Bologna (BO)