Cattedrale, Chieti
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Di origine antichissima, la cattedrale (S. Tommaso Apostolo e poi S. Giustino) fu rifatta una prima volta nell'840 dal vescovo Teodorico I (primo vescovo certo della Chiesa teatina) e una seconda nel sec. XI (secolo cui risale la planimetria generale della chiesa, con la sottostante cripta); ricostruita in gran parte nel '300 e rimaneggiata nel sec. XVI, subì nel '700 un radicale rinnovamento nell'interno, fino all’intervento dell'architetto Guido Cirilli (1920-36) che, ispirandosi a monumenti medievali, completò l'attuale facciata e il fianco destro. Il possente ed elegante *campanile, che nel suo complesso riecheggia le forme del campanile di Atri, fu incominciato da Bartolomeo di Giacomo (1335) e compiuto dalla cella campanaria in su da Antonio da Lodi (1498).Il grandioso interno si presenta a croce latina a tre navate divise da pilastri. Vi si ammirano, nella navata destra, il fonte battesimale, con vasca in marmo di Verona (1599), la Cappella dell'Addolorata, con un paliotto marmoreo d'arte napoletana del sec. XVII e l'altar maggiore, paliotto marmoreo con S. Giustino eremita che riceve le insegne episcopali dal popolo di Teate, riferibile alla scuola del napoletano Giuseppe Sammartino (sec. XVIII); in fondo all'abside, gli stalli del coro sono di Ferdinando Mosca. Nell'abside sinistro il busto d'argento di S. Giustino è opera eseguita da Nicola da Guardiagrele, poi quasi completamente rimaneggiata. La cripta, un tempo interamente ricoperta da decorazioni in stucco barocche, è stata oggi riscoperta nelle sue più antiche strutture romaniche, grazie ai lavori di restauro che hanno anche messo in luce resti di affreschi, databili ai sec. XII-XIII. Da qui si accede alla Cappella del Suffragio, con il suo ricco tesoro.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazza S. Giustino - Chieti (CH)