Arsenale, La Spezia
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni architettonici
Alla costruzione dell'Arsenale sono collegate le trasformazioni della Spezia contemporanea e di gran parte del territorio del golfo. I lavori per la costruzione dell'Arsenale, varati nel 1860 dopo una lunga serie di vicissitudini, polemiche e ripensamenti, vennero definiti nel '61 con una previsione di spesa di 46 milioni di lire, successivamente aumentata e portata all'importo complessivo di 56.4 milioni. Il 28 agosto 1869 si inauguravano i lavori veri e propri, che avrebbero ben presto trasformato l'iniziativa nella più importante industria di Stato, tra le prime industrie nazionali in assoluto: nel 1890, quando gli impianti sono ormai «a regime», vi troviamo impegnate 8 mila persone tra operai e tecnici. Via via che i lavori progredivano si ponevano sempre più pressanti necessità di espansione della città: nel 1871 La Spezia conta già 15 636 abitanti (24 127 nel territorio comunale), e sulla spinta delle correnti immigratorie la popolazione è in continuo aumento. Inaugurato nel 1869, l’arsenale arriverà a un livello di sufficiente definizione solo una decina di anni più tardi, con la dotazione di due darsene, quattro bacini, due scali, una ventina di fabbricati attrezzati e funzionanti, una gru idraulica da 160 tonnellate e una «mancina» da 50 tonnellate, una rete stradale e ferroviaria interna, le caserme, l'ospedale, la cinta, il cantiere di S. Bartolomeo; in seguito (1890-1900) le aumentate esigenze della Marina Militare imposero ulteriori ampliamenti e articolazioni. L'integrità delle strutture e degli edifici subì un durissimo colpo durante l'ultimo conflitto, quando città e Arsenale vennero ripetutamente e pesantemente colpiti dai bombardamenti aerei. La ricostruzione che seguì fu spesso dimentica dei criteri del restauro e dell'attenzione dovuta a opere il cui valore storico e documentario trascende, ormai, quello strategico e militare. Alcune delle strutture interne all'arsenale presentano rilevante interesse per la severa impronta classica del linguaggio e per la monumentalità delle proporzioni. Affacciata sulla prima darsena, è la Veleria e magazzini d'Armamento, lungo fabbricato caratterizzato dall'avancorpo centrale concluso dal fastigio con l'orologio; l'interno presenta strutture differenziate per funzioni, volte e archi in mattoni sostengono il primo solaio, mentre il secondo, in legno, è sorretto da colonnine in ghisa. I bacini di carenaggio, oltre agli scali di costruzione vennero costruiti (a partire dal 7 febbraio 1862) all'asciutto, lavorando a 15 m di profondità e fondando i muri di sponda a 11 m sotto il livello del mare, con notevoli vantaggi tecnici ed economici rispetto ai tradizionali metodi di scavo e di costruzione. Furono ammirati persino dagli Inglesi e assunti a modello dai Prussiani per la costruzione di Kiel. In alcuni ambienti dell’Arsenale ha sede del Museo Tecnico Navale della Marina Militare.
Ambito geografico:
viale Amendola 1 - La Spezia (SP)