Abbazia di Fossanova, Priverno
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Insigne monumento di architettura gotico-cistercense, la più bella, con quella di Casamari, della regione, fu fondata dai Benedettini nel sec. IX, e concessa nel 1134 o 35 da Innocenzo II ai Cistercensi, ai quali si deve anche la costruzione della chiesa, probabilmente per opera di monaci venuti dalla casa madre di Clairvaux. È infatti la prima costruzione in Italia di tipo cistercense, e come archetipo esercitò una grande influenza su tutte le chiese della regione e su molte altre. Nel Medioevo, ricca di beni e dipendenze, l'Abbazia fu sede di studi e arti, prima della decadenza secolare e della soppressione in epoca napoleonica. La chiesa ha una semplice e grandiosa facciata, rafforzata ai lati da pilastri e coronata da frontoni, con tracce di un portico e un profondo portale dalla ricca decorazione cosmatesca nell'architrave e nella lunetta che ha forma di mezza rosa; al di sopra si apre una grande rosa. Bellissimo e luminoso l’*interno, di forme semplici e austere. È a tre navate divise da 14 pilastri corsi da semicolonne pensili secondo l'uso delle chiese cistercensi; tra i pilastri si aprono archi gotici al di sopra dei quali corre una fila di grandi monofore; le campate rettangolari hanno volte a crociera senza costoloni; il transetto è a una navata con campate anch'esse rettangolari; il profondo coro rettangolare, illuminato da un rosone, è fiancheggiato da cappelle, pure rettangolari, dove si conservano resti di affreschi trecenteschi e quattrocenteschi.L'ingresso al Monastero è a destra della chiesa; un portale, conduce al suggestivo *Chiostro, a pianta rettangolare, romanico su tre lati, gotico nel quarto. I lati più antichi sono a gruppi di cinque arcatelle su colonnine binate; il quarto lato, opposto al fianco della chiesa, fu rifatto, con la partecipazione di marmorari romani, nel 1280-1300 in elegante stile gotico ed è a gruppi di quattro arcatelle con graziose colonnine binate; al centro di questo lato, all’altezza di un'edicola, nelle forme di transizione dal romanico al gotico, si accede al *Refettorio, suggestiva sala rettangolare con alto tetto a travature scoperte sostenute da 5 grandi arconi trasversali gotici poggianti su pilastri pensili. Più avanti, nello stesso lato del chiostro, si apre il calefactorium (sala delle riunioni invernali), con un grande camino e un sarcofago romano strigilato. La *Sala Capitolare, divisa da due pilastri polistili a pianta cruciforme, fu rifatta verso il 1250 in un gotico più fiorito. Al 1° piano, è la camera, ora trasformata in cappella, nella quale il 9 marzo 1274 si spense, dopo una commovente professione di fede, S. Tommaso d'Aquino, ammalatosi durante il viaggio che doveva portarlo da Napoli a Lione in occasione del Concilio. Il granaio cistercense ospita oggi il Polo Medievale, sezione del Museo Archeologico di Priverno, che espone materiali altomedievali.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
via S. Tommaso d'Acquino 1 località Fossanova - Priverno (LT)