S. Gregorio Armeno, Napoli
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Sul lato sin. dell’omonima via, è un vasto complesso conventuale, tra i più antichi e ricchi di opere d'arte e tra i meglio conservati della città. Da Bisanzio provenivano le suore che nel sec. VIII fondarono il monastero, rifatto all'epoca della Controriforma. La chiesa, con porta intagliata nel '500, ha interno a navata unica con cappelle laterali e presbiterio coronato da cupola, nel quale spicca l'omogenea decorazione verde e oro realizzata tra '500 e '700; nel 1580 iniziò la decorazione del soffitto* ligneo intagliato, con quadri di Teodoro d'Errico, che prosegue per tutta la navata fino a includere il coro delle monache. Quest’ultimo presenta sfarzosa decorazione di Nicolò Tagliacozzi Canale: l'architetto disegnò le gelosie intagliate dei coretti, le spettacolari cantorie degli organi in legno e cartapesta, le balaustre delle prime cappelle a d. e sin. (le altre sono del 1698), gli stucchi e i cancelletti d'ottone. Gli affreschi* di Luca Giordano in controfacciata ricordano l'Arrivo delle suore a Napoli con le reliquie del santo (il pittore si sarebbe rappresentato nell'uomo che indica alle religiose dove dirigersi); la 5ª cappella destra custodisce le reliquie di S. Patrizia, oggetto di devozione da parte dei napoletani; le Storie di S. Gregorio Armeno e di Tiridate alle pareti della 3ª cappella destra sono di Francesco Fracanzano; l'altare maggiore (c. 1650), con tarsie in marmi policromi, è di Dionisio Lazzari. Per l'ultima arcata a sin. si entra nella sagrestia, dove si possono ammirare (2ª cappella) il grande *Crocifisso ligneo della seconda metà del sec. XV e le statue della Vergine e di S. Giovanni di Francesco Mollica. Il chiostro*, cui si accede, dopo il campanile della chiesa, tramite una lunga scala che porta al monastero, è in eccezionale stato di conservazione: iniziato nel 1572 da Giovan Vincenzo della Monica, anch'esso aperto verso il panorama del golfo, accoglie al centro una fontana di Matteo Bottigliero (1733) raffigurante l'Incontro di Cristo con la Samaritana al pozzo; lo divide in due parti una quinta rococò. Sulla sinistra dell'ingresso si può accedere al *coro delle Monache, che risulta alla quota del chiostro, con stalli intagliati del sec. XVI. Da qui si può passare in altri intatti ambienti del monastero, tra cui il cosiddetto *corridoio delle Monache, con altarini arricchiti nel tempo da opere d'arte d'ogni epoca: le portavano in 'dote' le fanciulle, appartenenti a illustri famiglie, che prendevano i voti e costituiscono un'eccezionale 'museo della devozione' perfettamente conservato; tra questi ambienti spicca il *salottino della Badessa, gioiello rococò.
Ambito geografico:
via S. Gregorio Armeno 44 - Napoli (NA)