Ss. Severino e Sossio, Napoli
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
La chiesa è annessa a uno dei monasteri più antichi, grandi e ricchi della città, dal 1835 sede dell'Archivio di Stato. Il complesso fu fondata dai Benedettini, riedificata da fine sec. XV e restaurata nel '700. La facciata (su disegno di Giovanni Del Gaizo), preceduta da transenne di piperno di G.B. Nauclerio (1737),è parte del recinto di un ampio sagrato soppresso nel sec. XIX per l'apertura di via Capasso. Della costruzione cinquecentesca è visibile il fianco sin., scandito da lesene scanalate. L’interno si presenta ampio, a croce latina e a una navata, con cappelle e profonda abside rettangolare; nel *pavimento marmoreo del sec. XVI (unico di questo tipo rimasto a Napoli) si susseguono numerose lastre sepolcrali. Ai lati del portale, statue dei Ss. Pietro e Paolo, di ignoto carrarese (1761); *acquasantiere di Francesco Balsimelli (1616; in deposito). Nella navata si svolge un ciclo di *affreschi e tele di Francesco De Mura; a sin., *Ss. Giorgio, Sebastiano e Stefano, tavola della fine del sec. XV. Al sec. XVI risalgono anche i dipinti di Marco Pino nella 1ª (Natività di Maria*), 3ª (Assunta) e 6ª (Epifania) cappella destra. Nell'antisagrestia, opposta all'ingresso della cappella Medici, la tomba di Andrea Bonifacio* di Bartolomée Ordóñez (1518-19; l'epigrafe è del Sannazaro), in cui il corpo del defunto - un bimbo di sei anni - è sorretto da putti; i sepolcri dei fratelli Sanseverino (Giovanni da Nola e aiuti, 1539-45) nell'omonima cappella a destra del presbiterio. Il coro* ligneo intagliato nell'abside, di Benvenuto Tortelli e Bartolomeo Chiarini (l'altare maggiore e la balaustra sono di Cosimo Fanzago); grandioso *organo del sec. XVIII.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazzetta Grande Archivio 5 - Napoli (NA)