Palazzo Ducale, Urbino
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni architettonici
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Una delle creazioni più alte dell'architettura italiana del Rinascimento, massimo monumento cittadino e prima dimora principesca del Quattrocento, voluta dal duca Federico che la innalzò «gloriae ac posteritati suae». Del primo nucleo dell'edificio, affidato a Maso di Bartolomeo (c. 1444), rimane la parte mediana della lunga facciata, ispirata al Rinascimento fiorentino. In seguito, nel 1465, il duca Federico chiamò il Laurana commissionandogli l'ingrandimento e la trasformazione della reggia; all'artista si devono il cortile d'onore, lo scalone, il salone del trono e il prospetto verso valle coi tipici torricini divenuti poi l'immagine simbolo di Urbino; nel 1472, allontanatosi il Laurana da Urbino, la costruzione fu ripresa da Francesco di Giorgio Martini che espresse note personali di grandiosità e di finezza decorativa nei portali e nelle finestre della «facciata ad ali». La costruzione si arrestò nel 1482, data della morte di Federico, e rimase incompiuta; il secondo piano fu costruito, intorno al 1536, da Girolamo Genga; il terzo piano è opera ottocentesca.Nel 1631, alla morte di Francesco Maria II, ultimo duca di Urbino, il palazzo passò allo Stato Pontificio, subendo diverse spoliazioni delle ricche collezioni d’arte; dopo l'istituzione del Regno d'Italia, divenuto monumento nazionale, è stato oggetto di ripetuti restauri. Il complesso architettonico. Esternamente l'edificio si presenta come un'imponente mole laterizia priva di rivestimento. Dal corpo centrale, serrato attorno al cortile rettangolare, si staccano le due ali che, con il prospetto principale, formano la cosiddetta «facciata a due ali», dovuta a Francesco di Giorgio Martini e adorna di cinque *portali rinascimentali con candelabre e architravi finemente decorati.Il lungo fianco sinistro della costruzione appartiene al nucleo più antico ed è adorno al primo piano di una lunga serie di belle bifore dovute a Maso di Bartolomeo, di gusto rinascimentale con riminiscenze gotiche.La parte più suggestiva e originale della costruzione è la «facciata dei torricini», dovuta al genio del Laurana; sporgente rispetto al corpo dell'edificio, la facciata è chiusa tra due slanciate torri terminanti, al di sopra di una candida fascia di beccatelli a sporto, con due agili guglie; al centro, fiancheggiati da finestre rinascimentali, si aprono tre logge sovrapposte.Il *cortile d'onore, rettangolare, è una mirabile, severa creazione del Laurana che pur adottando un linguaggio rigorosamente classico è riuscito a ottenere, grazie alla ritmica geometrica e ai delicati giochi coloristici, un mirabile effetto di leggerezza e astrazione. Lo cinge sui quattro lati lo slanciato portico ad archi, su cui corre la trabeazione con un fregio recante un'iscrizione latina che celebra Federico, duca d'Urbino, quale costruttore del palazzo, guerriero invitto, principe giusto, clemente e liberale. Sul lato destro del cortile erano gli ambienti per gli ospiti, il teatro e il giardino pensile; a sinistra si trova la Biblioteca del Duca, restaurata e restituita all'ammirazione del pubblico; in alcuni ambienti adiacenti alla biblioteca sono esposte 71 formelle che raffigurano macchine da guerra e di pace realizzate su disegno di Francesco di Giorgio Martini.Il palazzo ospita il Museo Archeologico Statale, la Soprintendenza per i Beni artistici e storici delle Marche, ed è splendida sede della Galleria Nazionale delle Marche.
Ambito geografico:
piazza Duca Federico 107 - Urbino (PU)