Abbazia della SS. Trinità, Venosa
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Uno dei più singolari e interessanti monumenti medievali dell'Italia meridionale, è un suggestivo complesso isolato nella campagna alle porte di Venosa, formato da tre parti distinte: la chiesa vecchia, la sede abbaziale e l'incompiuta chiesa nuova. Di origine paleocristiana, il complesso abbaziale fu ampliato in periodo normanno, consacrato nel 1059, e successivamente ingrandito dai Benedettini agli inizi del sec. XII, che tuttavia non ultimarono i lavori. La chiesa vecchia, fondata nel sec. XI, sostituisce l'originaria cattedrale paleocristiana, della quale sono stati portati in luce cospicui resti (i mosaici pavimentali e la cripta). Ha una semplice facciata e un portale frammentario della fine del '200. Nell'interno, a tre navate con abside, assai rimaneggiato, è la tomba di Alberada, moglie ripudiata di Roberto il Guiscardo (1048-58), e affreschi bizantineggianti. Il complesso abbaziale, a destra della facciata della chiesa vecchia, è aperto a pianterreno da due arcate; al piano superiore i vari ambienti hanno finestre a bifora; una cappelletta è coperta da cupola di tipo musulmano. La chiesa nuova* fu iniziata dietro l'abside della vecchia agli inizi del sec. XII, in forme romaniche di derivazione francese, utilizzando materiale del vicino anfiteatro, e di altri edifici monumentali di età romana e tardoantica. Della grande costruzione, rimasta incompiuta, restano i muri perimetrali, le tre absidi, e nell'interno, progettato a tre navate con transetti absidati e presbiterio cinto da deambulatorio secondo il modello delle "chiese dei pellegrini", il colonnato di destra della navata mediana. Accanto alla chiesa nuova sono tracce dell'antico Battistero paleocristiano (sec. V).
Ambito geografico:
via Roma località San Rocco - Venosa (PZ)