S. Agnese fuori le Mura, Roma
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Eretta nel 342 da Costanza, figlia o nipote di Costantino, sopra l'area cemeteriale che accoglieva le spoglie della santa, è uno degli esempi più integri e insigni di basilica cristiana di influenza bizantina (matronei e mosaico absidale); riedificata da Onorio I e più volte restaurata, rivolge alla Nomentana l'abside, affiancata dal campanile quattrocentesco a due piani di bifore rinascimentali.La basilica propriamente detta. Nel cortile del convento, dietro un'invetriata, è la cappella detta stanza di Pio IX dall'affresco di Domenico Toietti (1858) che rappresenta il papa uscire incolume con la corte dallo sprofondamento del pavimento della Canonica; nell'ambiente sono anche resti di affreschi (Adorazione dei Magi e santi) del sec. XIII, una Madonna in trono con S. Ansano e un'*Annunciazione gotico-rinascimentale (1454).Dal cortile si esce in un piazzaletto ornato a d. da un portale rinascimentale con stemma di Giulio II e soprastante bifora. Una larga scalinata marmorea del 1590 (alle pareti, frammenti lapidei e reperti architettonici dalle catacombe, nonché lastre marmoree dell'antico recinto presbiteriale) scende nella chiesa. L'interno, preceduto da nartece, è a tre navate con colonne antiche dai bellissimi capitelli corinzi; sopra le navi laterali corrono i matronei, pure con belle colonne del sec. VII; il soffitto a cassettoni, di legno intagliato e dorato, risale al 1606 ed è stato restaurato nel 1855. L'affresco (Martirio di S. Agnese) sopra l'arcone dell'abside è di Pietro Gagliardi. Nel semicatino dell'abside, *mosaico (al centro, su fondo oro, figura stilizzata di S. Agnese, con ai piedi le fiamme e la spada del martirio e sulla veste la fenice simbolo dell'immortalità) del tempo di Onorio I, uno dei più alti esempi di arte bizantina in Roma; ai lati i papi Simmaco e Onorio, quest'ultimo col modello della chiesa. La curva dell'abside, rivestita di cipollino, è scompartita da paraste in porfido. Sotto il ciborio (1614), con quattro colonne di porfido, l'altare copre i resti delle Ss. Agnese ed Emerenziana. Sull'altare, statua della santa di Nicolas Cordier (1605), che aggiunse a un torso di scultura antica, di alabastro orientale agatizzato, la testa, le mani e la veste di bronzo dorato; a sin., candelabro marmoreo romano. In fondo all'abside, antica cattedra. Nella 2ª cappella destra, dittico marmoreo per altare (Ss. Stefano e Lorenzo) voluto da Guillermus De Pereriis (1490) e di bottega di Andrea Bregno; busto di Gesù, già attribuito a Michelangelo ma piuttosto del Cordier.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
via Nomentana 349 - Roma (RM)