Basilica di S. Marco, Venezia
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
La Basilica di S. Marco è uno dei principali simboli di Venezia e della sua storia, fulcro della vita religiosa e pubblica della città, luogo ove venivano consacrati i dogi,. Fondata nel sec. IX per custodire il corpo (trafugato da Alessandria d'Egitto nell'828) dell'evangelista Marco, patrono della città, riflette nella complessa e articolata struttura le diverse fasi della costruzione, che hanno sovrapposto ai primitivi elementi romanico-bizantini i segni di interventi gotici e cinquecenteschi. Ristrutturata in diverse occasioni, ha assunto nel tempo il caratteristico profilo delle chiese bizantine, con grande cupola centrale e cupole emisferiche, sormontate da cupolette a bulbo. La facciata si articola su due piani di cinque arcate, con un coronamento gotico di cuspidi, edicole e statue. L'ordine inferiore, aperto da cinque portali con battenti in bronzo, presenta una complessa decorazione marmorea e a mosaico. Sulla terrazza superiore si trovano le copie dei quattro cavalli giunti nel 1204 da Costantinopoli (originali alla Galleria di S. Marco). Nel fianco settentrionale (sinistro), portale ornato di un rilievo duecentesco, bassorilievi di arte bizantina dei sec. XII-XIII e tomba di Daniele Manin del 1868. Nel fianco meridionale rimane uno dei due ingressi laterali, preceduto da due pilastri ornati di rilievi di incerta datazione (sec. V-VI o XII). All'angolo con la porta della Carta (Palazzo Ducale), gruppo in porfido dei Tetrarchi, forse opera siriaca del sec. IV; presso l'angolo verso la piazza è la pietra del bando , tronco di colonna siriana da cui venivano lette le ordinanze della Repubblica, spezzata dal crollo del campanile nel 1902. Nell'atrio (o nartece), che precede l'ingresso alla chiesa, le pareti hanno un paramento di marmi e colonne; volte e cupolette splendono di mosaici (Storie del Vecchio Testamento) di arte veneto-bizantina dei sec. XII-XIII. Tre portali, con battenti in bronzo del sec. XI-XII danno accesso alla chiesa. L'interno è un tipico organismo bizantino, a croce greca, a tre navate in ogni braccio, divise da colonnati sopra i quali corrono i matronei; poderosi arconi sostengono le cinque cupole rivestite di mosaici. Il pavimento è a mosaico con motivi geometrici (sec. XII, in parte rifatto). I mosaici a fondo oro, che decorano le superfici murarie superiori e le cupole, rappresentano una delle principali ricchezze della Basilica. Opera di artefici bizantini e veneziani dei sec. XII-XIV, furono in parte rifatti nei sec. XVI-XVII su cartoni di Tiziano, Tintoretto, Veronese e altri. Il Battistero, realizzato nel '300, ospita tombe di dogi e un fonte battesimale di Jacopo Sansovino (1545). Nella parete opposta all'altare è l'accesso alla cappella Zen, con un altare in bronzo del '500 e coevo sepolcro cardinalizio. Il presbiterio è rialzato sulla cripta e chiuso da un recinto marmoreo (iconostasi), sormontato da statue di fine sec. XIV. L'altare maggiore, che racchiude il corpo di S. Marco, è sostenuto da quattro colonne di alabastro istoriate con capitelli del sec. XII e sormontato da un ciborio ornato di sei statue del sec. XIII. Dietro l'altare maggiore sono la famosa pala d'Oro, lavoro di oreficeria bizantina e veneziana (sec. X-XIV), tempestata di smalti e gemme, e l'altare del Sacramento. Nel nicchione sinistro dell'abside, porta di bronzo della sagrestia, ultimo lavoro di Jacopo Sansovino (1546-69). Nel transetto sinistro si apre la cappella della Madonna Nicopeia, con un'immagine della Madonna del sec. XII proveniente da Costantinopoli, ritenuta protettrice della città. Al Tesoro di S. Marco si accede dal fondo del transetto destro. La raccolta, una delle più ricche d'arte sacra di tutta Italia, annovera oggetti liturgici di oreficeria bizantina, molti dei quali frutto del bottino fatto dai Veneziani a Costantinopoli nel 1204.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazza S. Marco 1 - Venezia (VE)