Palazzo Trissino-Baston, Vicenza
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni architettonici
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Presenta sul corso l'alto portico con colonne ioniche sormontato da piano nobile e attico modulati da paraste corinzie, tra le quali si inserisce la serliana centrale. La composizione, disegnata da Vincenzo Scamozzi (1592), prevedeva un timpano di coronamento, mai realizzato, destinato a sottolineare il punto più elevato e il centro geometrico della città. L'impianto è organizzato in quattro corpi di fabbrica attorno alla corte, aperta anche sul lato destro per «sfogar la vista»; la sua realizzazione, lentissima, è portata a compimento solo nel 1667 da Antonio Pizzocaro (la facciata è del 1662), apportando modifiche al disegno scamozziano. Sotto il portico, bassorilievi di G.B. Barberini, autore anche delle statue dei Fiumi Retrone e Bacchiglione sull'arco verso contra' Cavour. Il solenne cortile quadrato ha respiro nei quattro atrii, ove colonne tuscanico-doriche reggono una trabeazione che prosegue anche nei quattro vertici chiusi e sopra la quale si sviluppa un poggiolo continuo. La grande sala del lato S prospiciente il cortile fu rinnovata alla fine del '700 da Ottone Calderari. Al pianterreno, la sala a sin. dell'atrio reca affreschi che mostrano evidenti caratteri maganzeschi, eccetto il più tardo riquadro centrale. Al 2° piano (nello scalone d'onore, stucchi da alcuni attribuiti ad Antonio Pizzocaro) sono da menzionare la sala della Giunta comunale,con fregio di Giulio Carpioni (storie di S. Savina)gravemente danneggiato dalle distruzioni belliche, e la sala degli Stucchi (per lo più rifatti nel dopoguerra), con affreschi di Giacomo Ciesa.
Ambito geografico:
corso Palladio 98 - Vicenza (VI)