Duomo, Vibo Valentia
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Fu costruito nel 1680-1723, realizzando in parte un progetto di Francesco Antonio Curatoli. Sul posto sorgeva una basilica bizantina, anteriore al sec. IX, successivamente una chiesa del sec. XIII, distrutta dal terremoto del 1638. La facciata, ampia, a due ordini, tra due campanili quadrati, fu rimaneggiata nel 1852. La porta ha le imposte bronzee con rilievi dello scultore Giuseppe Niglia (1975), raffiguranti la storia della città, dalle antichità mitiche all'unità dell'Italia e ai giorni nostri. L'interno è vasto, a croce latina, a una navata con cappelle intercomunicanti; è decorato con stucchi e grandi statue di gesso dei Morano di Polistena e contiene significative opere d'arte. Nell'interno spiccano opere di varia epoca: nella 2ª cappella sin., Madonna della Sanità e due santi francescani, tavola del sec. XVI; al 2º altare sin., nel passaggio tra la lª e la 2ª cappella sin., Crocifisso in «mistura», lavoro del sec. XV-XVI nel passaggio tra la 2ª e la 3ª cappella sin., calchi originali di Francesco Jerace; all'altar maggiore Madonna della neve, attribuita ad Annibale Caccavello; nella nicchia sull'altare, busto in argento di S. Leoluca del napoletano Francesco Manzone (1745). Nel presbiterio, stalli lignei intagliati; nel transetto sin., altare ornato di marmi rari, composto nel 1811 con statuette bronzee provenienti dal ciborio di Serra San Bruno (ora nell'attiguo Museo del Duomo), smembrato dopo il terremoto del 1783; nelle tre nicchie dell'altare, statue marmoree della Madonna delle Grazie, S. Giovanni Evangelista e S. Maria Maddalena; nelle basi, Natività, Martirio dell'olio bollente e Noli me tangere, di Antonello Gagini (1524-34). Nella chiesa sono anche alcune tele di E. Paparo (Immacolata e santi, 1802; S. Romualdo; Ultima Cena; Caino e Abele) e di C. Zimmatore. Nel Museo del Duomo, che ha sede nel vicino complesso ricavato nell'antico convento dei Domenicani, sono numerose opere d'arte provenienti dalla chiesa di S. Leoluca e da altre cittadine. Vi si trovano: S. Caterina da Siena, tavola di W. Cobergher (inizi '600); tele di G. Rubino, E. Paparo (Sacro Cuore, Eterno Padre), di E. Strani e B. Aloi; sepolcro del '500 sostenuto da due leoni del sec. XIII, sculture della Madonna col Bambino e di S. Luca Evangelista (sec. XVI) di allievi di A. Gagini; statuette in bronzo del ciborio di Serra S. Bruno; argenterie dei sec. XVIII e XIX e paramenti di fattura meridionale del '600 e del '700.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazza San Leoluca - Vibo Valentia (VV)