S. Agostino alla Zecca, Napoli
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Eretta dagli Eremitani alla fine del sec. XIII sul posto di un convento di monache basiliane. Danneggiata dal terremoto del 1456, fu rifatta in due fasi da Bartolomeo Picchiatti, Giuseppe De Vita e Giuseppe Astarita (1756-70): del primo sono il rivestimento del campanile (a quattro piani rastremati, ornato di bugne, di vivace effetto per l'applicazione del marmo, del piperno e del laterizio) e l'ampia navata centrale; del De Vita è la crociera e dell'Astarita la singolare soluzione della cupola che si trasforma in calotta absidale. L’interno maestoso, racchiude importanti opere d'arte tra cui: *pulpito marmoreo, con statuette di Virtù e rilievi di Salvatore Caccavello (1570); in fondo alla navata, *organi settecenteschi di bell'intaglio con rilievi e sculture; nella scenografica *abside, gruppo in stucco con *S. Agostino che calpesta l'Eresia tra Carità e Fede di Giuseppe Sanmartino (1761), autore di tutte le sculture in stucco della chiesa, e *tele di Giacinto Diano (S. Agostino in meditazione e Battesimo di S. Agostino, 1768). Nella cappella a sin. del presbiterio è sepolto nella fossa comune il musicista Nicolò Jommelli (m. 1774); nella vicina cappella Tufarelli, nel paliotto dell'altare. Nella bella sagrestia, *affreschi e tele del Diano; eleganti armadi e pavimento maiolicato settecenteschi. Saliti alcuni piani si accede al chiostro su colonne, con ornati di Bartolomeo e Francesco Antonio Picchiatti e alla *Sala capitolare di pure forme gotiche, con volte costolonate rette da due colonne che sono ornate di bellissimi *capitelli svevi riutilizzati e che hanno per basi capitelli dorici capovolti.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
via S. Agostino alla Zecca 32 - Napoli (NA)