Palazzo dei Vescovi, Firenze
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni architettonici
A destra della chiesa di S. Miniato al Monte, trecentesco e merlato, è il principale corpo di fabbrica del complesso monastico, che racchiude resti di *affreschi di Paolo Uccello. Iniziato nel 1295 dal vescovo Andrea de' Mozzi e completato nel 1320; era di proprietà dei vescovi fiorentini, che lo usavano come residenza di riposo, fino al 1337, quando passò in proprietà al monastero. Molti degli ambienti conventuali (tra i quali la Sala capitolare e il loggiato superiore del chiostro) furono realizzati nella prima metà del Quattrocento ad opera delle maggiori botteghe fiorentine, tra cui quella di Bernardo Rossellino. Il palazzo fu radicalmente restaurato tra il 1902 e il '24, con la riapertura di molte bifore e la sistemazione degli interni.In anni più recenti (1962-87) sono stati recuperati molti ambienti originali e soprattutto il chiostro, tamponato nel XVIII secolo; nel loggiato inferiore di questo, della decorazione affrescata rimane un frammento di sinopia attribuita ad Andrea del Castagno, in cui sono riconoscibili le zampe di un cavallo; in quello superiore, *scene della vita di santi Padri, di Paolo Uccello (1447-48), scoperte nel 1925 (le sinopie nel 1969), molto rovinate ma con notevoli dettagli sia nelle figure in terra verde che nello sfondo, quest'ultimo costruito con la prospettiva 'legittima' in forti colori insoliti, tipici dell'innaturale tavolozza di Paolo.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
via Monte alle Croci - Firenze (FI)