Forte, San Leo
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Mura/Fortificazioni
Dall'alto della rupe domina maestoso il Forte, di origini medievali; il suo aspetto attuale è dovuto a Francesco di Giorgio Martini che l'ampliò per incarico di Federico III di Montefeltro aggiungendo la lunga cortina a beccatelli, i due poderosi torrioni cilindrici e la parte residenziale; originariamente a pianta quadrata e ridotto poi, a causa delle frane, a triangolare, è stato sottoposto a restauri nel 1953. Fu tra le massime fortezze d'Italia per tutto il Medioevo e il Rinascimento. Machiavelli lo citò quale esempio di fortezza militare ne «L'arte della guerra» e il Bembo lo definì «il più bello e grande arnese di guerra della regione». Grazie alla sua fama si affermò il detto popolare «Un sol Pépa, un sol Dé - un sol Fort d'San Lé» (un sol Papa, un sol Dio, un sol Forte di S. Leo). Dal governo pontificio fu adibito a carcere, e vi morì, dopo 4 anni, 4 mesi e 5 giorni di completo isolamento, nel 1795, in una cella murata denominata il «pozzetto», Giuseppe Balsamo di Palermo, il famoso Cagliostro, imprigionato per aver tentato di creare una loggia massonica a Roma; vi furono pure detenuti, nel 1844, Felice Orsini, il patriota e cospiratore che doveva più tardi attentare alla vita di Napoleone III, e molti liberali romagnoli.Oggi il Forte, ripulito delle sovrastrutture ottocentesche che ne alteravano le eleganti linee rinascimentali, è tornato al suo splendore architettonico Vi è allestito il Museo civico della Fortezza con un'ampia documentazione sul conte di Cagliostro. Dal portale d'ingresso una scalinata sale, dopo un primo piazzale, al ripiano superiore della lunga cortina compresa fra i torrioni cilindrici, da cui si ha un magnifico panorama su San Leo e sulle alture circostanti. Da qui si accede alla parte superiore dei due torrioni, dalla copertura a travature a vista disposte a raggiera.Una seconda scalinata introduce, per un arco gotico, nella parte più antica del forte sboccando nella terza piazza; a sinistra è un'ala dove si visitano le celle che ospitarono Cagliostro e Orsini, a destra un'altra ala dovuta a Francesco di Giorgio Martini; seguono le stanze della Corte Ducale.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
via Leopardi - San Leo (RN)