Castello, Rivoli
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici/Strutture di difesa
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Prestigiosa e incompiuta residenza sabauda, che dal piazzale offre un esteso *panorama verso la pianura di Torino e le prime colline del Monferrato. Già casa-forte nel sec. XI, passò nel sec. XIV ai Savoia, e fu per loro volere trasformata in residenza di corte. I lavori, commissionati da Emanuele Filiberto a Francesco Paciotto (1562), furono completati per iniziativa di Carlo Emanuele I, che affidò il cantiere prima ad Ascanio Vittozzi (dal 1584) e poi a Carlo di Castellamonte (1604-40) e al figlio Amedeo (fino al 1670). L'edificio ebbe un corpo centrale chiuso da padiglioni angolari, una grande galleria (la «manica lunga») e un vasto giardino terrazzato. Un inventario del 1633 riferisce di una quadreria di un migliaio di opere, accompagnata dagli arazzi fatti giungere dalle Fiandre da Emanuele Filiberto. Distrutto dai Francesi durante la guerra di successione spagnola, si presenta come una immensa e scenografica costruzione, mai completata, riprogettata da Filippo Juvarra sul luogo del precedente edificio. Si conservano tuttora parte dell’ala centrale che si affaccia sulla panoramica terrazza e, all’interno alcune sale con dipinti seicenteschi di Isidoro Bianchi. Oggetto di un restauro moderno, oggi è una nota galleria d’arte contemporanea: la scelta del progettista Andrea Bruno è stata quella di conservare le strutture non completate (come le rampe dello scalone che finiscono nel vuoto) e di associare loro elementi di architettura contemporanea, come la grande vetrata di cristallo e acciaio che chiude la Manica Lunga dal lato del castello, un tempo la pinacoteca di casa Savoia. Qui, il restauro degli anni '90 del Novecento, ha emblematicamente ricreato un suggestivo spazio espositivo, il cui fascino è potenziato dall'associazione tra le linee architettoniche del passato e le installazioni postmoderne.
Ambito geografico:
piazza Mafalda di Savoia - Rivoli (TO)