Duomo, Nepi
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
La chiesa di forme ottocentesche ha origine da una chiesa paleocristiana distrutta dai Longobardi nel 568, ricostruita nel sec. IX, ampliata nel 1180, bruciata dai Francesi nel 1798, quindi rifatta nel 1831; della costruzione romanica conserva parte delle strutture e il portico a tre archi sotto il quale sono marmi antichi e medievali. Tra il 1992-93 sono stati effettuati degli scavi che confermano la presenza in loco di un'area privilegiata a carattere socio-religioso, scelta dai Nepesini nei due millenni di storia. Nelle vicinanze sono state rinvenute basi e colonne di spoglio d'età classica, riutilizzate nella costruzione del Duomo. L’ampio interno basilicale a cinque navate, è appesantito da molte decorazioni ottocentesche. All'altare maggiore, sarcofago di S. Romano, di scuola del Bernini; nell'estrema navata sinistra, Crocifisso ligneo del '400 e una tela raffigurante la Madonna e i suoi titoli, attribuita al Sassoferrato; in fondo a questa navata, nell'abside, Gesù coi Ss. Romano e Tolomeo, trittico a sportelli di Giulio Romano. Nella cappella del Sacramento, a destra del presbiterio, Evangelisti, quattro statuette in marmo dall'antica chiesa romanica. La vasta cripta, sorta nel sec. XII su un tempio romano dedicato a Giove, è attribuita a maestri lombardi; è a nove navatelle divise da colonne e termina con tre absidi. Dalla cripta si diparte una rete di cunicoli che costituiscono un complesso di catacombe paleocristiane.
Ambito geografico:
piazza del Duomo - Nepi (VT)