Cattedrale, Sora
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Iniziato nella seconda metà del sec. XI sui resti di un tempio romano, distrutto con il resto della città nel 1103, venne riedificato nel 1110, e consacrato nel 1155 da papa Adriano IV; rovinato di nuovo nel 1229, fu rifatto in forme cistercensi, rimaneggiato nel '600. La facciata, al sommo di una scalinata, è preceduta da un androne e da un portale romanico del '200, con larghi stipiti e architrave con decorazioni vegetali, costituito utilizzando elementi precedenti (realizzati nel 1100, con il vescovo Roffrido); a sinistra è il campanile a due piani di bifore romaniche a doppie colonnine; a destra, un mozzo torrione cilindrico. L'interno basilicale è stato restaurato nelle primitive forme gotiche dopo che un incendio (1916) ebbe distrutto le sovrastrutture barocche: vi si conserva un trittico su tavola del sec. XV, col Salvatore e due angeli. La chiesa fu eretta sul podio di un grande tempio (confronti con quelli di Isernia e di Villa S. Silvestro presso Cascia) di cui ripete il perimetro, come indicano i resti delle pareti antiche scoperti sia all'interno che all'esterno della chiesa e il pavimento conservatosi in più punti. L'edificio in blocchi squadrati di calcare misura circa m 24 x 37 e la sua costruzione è da mettere in connessione con la deduzione della colonia. Si tratta forse del Capitolium, facente parte di un complesso monumentale più ampio e articolato, di cui varie strutture sono emerse dagli scavi: è stata ritrovata una cassetta in pietra per offerte, con cappuccio di bronzo recante una dedica a Minerva, ed elementi di un altare dedicato a Marte.
Ambito geografico:
via XI Febbraio - Sora (FR)