Palazzo della Ragione, Bergamo
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni architettonici
Con l'elegante fronte occupa un lato breve di piazza Vecchia; vi furono collocati nel 1931 tre dei sette filosofi bramanteschi rappresentati tra le finestre del primo piano dell'edificio del Podestà. Eretto con le attuali dimensioni planimetriche verso metà sec. XII, aveva orientamento opposto all'attuale (i capitelli romanici figurati dei pilastri S e O testimoniano che lì doveva essere un portico); nel 1453, essendo ormai definita la formazione di piazza Vecchia, se ne invertì l'orientamento con l'apertura dei fornici e delle due trifore ogivali, nonché con la realizzazione dello scalone coperto che sulla d. porta al piano superiore. Semidistrutto da un incendio nel 1513, fu ripreso da Pietro Isabello nel 1520 con la realizzazione della loggia terrena voltata e dell'altrettanto grande salone superiore, nel quale venne aperto anche il finestrone centrale di gusto veneziano, sormontato dal leone di S. Marco (il balcone è del 1554). Addossata al pilastro sin. è una grande statua di Torquato Tasso di G.B. Vismara (1681). Il Salone superiore è coperto con un tetto a due falde su grandi capriate in legno e custodisce affreschi, specie del '300 e '400, trasportati da chiese e case cittadine: notevoli i tre Filosofi di Bramante (1477) dalla facciata del palazzo del Podestà e la Giustizia fra i Ss. Alessandro e Vincenzo, unica opera documentata di Filippo Zanchi (1547).L'alta torre del Comune (il Campanone), emergente dagli edifici medievali che ne occultano la base, nacque come torre gentilizia dei Suardi nel XII sec. e, modificata più volte nel coronamento, raggiunse l'attuale aspetto verso metà '800.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazza Vecchia - Bergamo (BG)