Basilica di S. Apollinare in Classe, Ravenna
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Basilica cimiteriale consacrata dal vescovo Massimiano nel 549, insigne monumento della cultura artistica bizantina ravennate. La facciata è aperta in alto da una trifora; sotto il pronao sono tre portali, di cui il mediano rialzato. Sulla sinistra si innalza, isolato e possente, il *campanil (la vista migliore è dalla via Classense, lungo il fianco sin. della basilica), la più bella fra le torri cilindriche ravennati; databile dopo il IX sec., è traforato da monofore, bifore e trifore, spartite da colonnine il cui marmo spicca sul rosso del cotto. Solenne *interno , grandiosamente suggestivo, è a tre navate spartite da due file di 12 magnifiche colonne in marmo greco venate trasversalmente, con i bassi e tipici capitelli bizantini «a foglie d'acanto mosse dal vento». Del primitivo pavimento a mosaico, sopraelevato in epoca molto antica, rimangono tracce all'inizio della navata d. e in fondo a quella sinistra. Il rivestimento marmoreo della basilica venne in buona parte asportato nel 1449 da Sigismondo Malatesta per ornare il suo Tempio di Rimini. Nel mezzo della navata mediana sorge l'antico altare, eretto nel IX sec. dall'abate Orso e rimaneggiato nel Settecento. Il presbiterio, sopraelevato sulla cripta, è rivestito di splendidi *mosaici eseguiti in epoche diverse, che concludono il ciclo musivo conservato a Ravenna. In essi il naturalismo classico cede all'astratto simbolismo bizantino che si esprime in forme più convenzionali. Sulla fronte dell'arco trionfale, medaglione con il busto di Cristo benedicente fra i simboli degli evangelisti e le città mistiche di Gerusalemme e di Betlemme dalle quali escono i 12 apostoli in figura di agnelli (sec. VII); in basso, lateralmente, due palme dorate, simbolo del martirio (pure del sec. VII); più sotto, gli arcangeli Michele e Gabriele (sec. VI) e, ancora in basso, S. Marco e S. Luca (sec. XII). Nel catino dell'abside, figurazione allegorica (sec. VI) della Trasfigurazione: il Cristo è rappresentato da una grande croce latina entro un cerchio azzurro stellato; in alto, sullo sfondo di un cielo d'oro, la mano del Padre Eterno, sporgendo da nubi sottili, indica Gesù; ai suoi lati, a mezzo busto, Mosè ed Elia; sotto, i tre apostoli che presenziarono all'avvenimento (Piero, Giacomo e Giovanni), personificati da tre agnelli. Al centro di un prato con piccole rocce alternate a fiori, erbe, piante e alberi (il Paradiso) è S. Apollinare in abiti vescovili, orante tra 12 bianchi agnelli che rappresentano i fedeli. La cripta, forse risalente al IX-X sec., si richiama ai modelli romani ad ambulacro circolare. Custodisce un'urna in marmo greco, scolpita nuovamente nel sec. XVI dove nel 1173 furono riposte le ossa di S. Apollinare ora entro l'altare maggiore. In origine la basilica era preceduta da un quadriportico e da un pronao con due torri laterali, ripristinato dal restauro del 1909.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
via Romea Sud 216 località Classe - Ravenna (RA)