Palazzo Chiericati, Vicenza
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni architettonici
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Progettato da Andrea Palladio per Girolamo Chiericati secondo una concezione del «palazzo di città» chiara e nel contempo inconsueta. Originale è, soprattutto, l'impianto tipologico, che rovescia la disposizione degli assi compositivi orientando l'atrio del piano terra, il salone al piano nobile e le stanze non ortogonalmente, ma parallelamente alla facciata. Dove di norma si troverebbero ali piene, Palladio dispone simmetricamente il doppio ordine di alte logge (dorico nel portico e ionico superiormente) e fa piena invece la parte centrale al piano nobile, dove solitamente ricava la loggia o le maggiori forature. La facciata interna ritorna agli schemi tradizionali, istituendo una stimolante dialettica con la fronte principale. Questa è coronata da una teoria di statue e acroteri che riprendono le componenti verticali della composizione.Progettato nel 1550, il palazzo è iniziato nel 1551 con l'abbattimento di case e la sistemazione degli scantinati; nel 1552 Palladio è sostituito in cantiere dal nipote Marcantonio con Alvise da Venezia, esecutori del fregio dorico. Nel 1570 risulta compiuta e abitabile solo l'ala sinistra (due moduli), portata sino al coperto per definire ordini e strutture da svilupparsi poi nel resto dell'edificio. Interrotto nel 1609 alla morte di Valerio Chiericati, figlio di Girolamo, il cantiere è ripreso nel 1660 con Carlo e Giacomo Borella, che lo completano verso il 1670 secondo i modi e forse i disegni originali, andati perduti. Nel cortile, la loggia opposta a quella palladiana è prodotto di un irrisolto ampliamento di Giovanni Bellio (1866-67).
Ambito geografico:
piazza Matteotti 37/39 - Vicenza (VI)