Arco dei Gavi, Verona
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni archeologici
Innalzato nella prima metà del sec. I d.C. in onore dell'omonima famiglia dall'architetto Lucio Vitruvio Cerdone (identificato, nel Rinascimento, con il trattatista e il cui nome è inciso sul pilastro sin. del prospetto verso il fiume), è tra i pochi archi onorari romani dedicati a cittadini privati ed esempio rarissimo di arco tetrapilo a pianta rettangolare allungata, con copertura piana cassettonata nel vano interno. Originariamente ubicato all'altezza della torre degli Orologi di Castelvecchio (sono visibili, sul selciato, le posizioni delle basi dei pilastri), fu smantellato nel 1805 per ragioni di viabilità. I quattro piloni rettangolari segnavano l'incrocio dei due percorsi: il maggiore coincidente con un tratto della Via Postumia, il minore probabilmente connesso con una strada suburbana. In età comunale divenne porta urbica. Costruito in blocchi di calcare della Lessinia disposti in filari, presenta una struttura a due fronti principali e due secondarie: le prime presentano quattro colonne corinzie di cui le mediane, unite da una trabeazione sormontata da timpano, inquadrano il fornice; le angolari delimitano le fronti (negli intercolumni, le nicchie che dovevano ospitare le statue dei personaggi onorati) e i fianchi del monumento. Nel riquadro centrale del soffitto è scolpita una medusa. Sotto l'arco passa un tratto di strada romana con l'antico basolato.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazzetta Castelvecchio - Verona (VR)