Tabularium, Roma
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni archeologici
L'archivio di Stato di Roma antica fu eretto nel 78 a.C. dal console Quinto Lutazio Catulo (sulla piattabanda presso la porta, resti dell'iscrizione dedicatoria) e utilizzato nel Medioevo come deposito di sale e prigione. Il grandioso portico, il cui monumentale fronte, di ordine dorico e con 11 grandi campate solo in parte riaperte, faceva da sfondo al Foro (*panorama), ospita sulle pareti frammenti dei vicini templi della Concordia e di Vespasiano; alle spalle del portico sono stanze coperte con volta a padiglione, mentre sotto quello corre una galleria assai più piccola, con finestre rettangolari ricavate nel grande basamento in opus quadratum. Il primo piano verso il Foro era, a causa del dislivello, il piano terra verso il centro del colle; un sistema di scale provvedeva a collegare i vari settori, mentre una grande scalinata in travertino, poi chiusa dalla costruzione del tempio di Vespasiano, congiungeva il livello del Foro con il primo piano del Tabularium. Tutta la struttura fu concepita con un duplice scopo: regolarizzare le pendici del colle capitolino e creare una quinta architettonica di sfondo al Foro Romano, cui dava una nuova dimensione e prospettiva. In un ambiente adiacente al portico sono visibili resti di edifici anteriori, ai quali appartengono anche i mosaici pavimentali sistemati sulla parete di fondo.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazza Campidoglio 1 - Roma (RM)