Villa di Orazio, Licenza
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni archeologici
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Situato in una piccola spianata alla base del Colle Rotondo (il Mons Lucretilis oraziano), l’edificio venne identificato e riportato alla luce con varie campagne di scavo dal 1911 in poi. La villa, di cui restano le basi dei muri perimetrali e divisori in opus reticulatum, fu donata a Orazio fra il 33 e il 32 a.C. da Mecenate (celebrato in numerosi versi del poeta). Era un imponente edificio repubblicano costruito su tre livelli (per assecondare l'accidentata morfologia del terreno), composto di circa 12 stanze con due cortili. La struttura meglio conservata del complesso è il cosiddetto ninfeo, un ambiente rettangolare voltato collocato al livello inferiore della villa e aperto all'esterno che fungeva probabilmente da specus aestivus, una sorta di grotta artificiale. All'interno della villa sono stati trovati diversi pavimenti a mosaico. Più in alto, a mezza costa sul monte, è la Fonte Oratina (cascata) che i più identificano con la sorgente cantata da Orazio in una celebre ode (III, 13) e da lui chiamata Fons Bandusiae dal nome di una fonte che sgorga nei dintorni di Venosa, sua città natale.
Ambito geografico:
via Licentina località Vigne di San Pietro - Licenza (RM)