Villa medicea di Castello, Firenze
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni architettonici
Collocata sulle prime ondulazioni collinari a nord-ovest di Firenze, la villa prende il nome da un serbatoio d'acqua (in latino «castellum»), intorno al quale si era organizzata una dimora fortificata, trasformata in parte nel sec. XIV e ancora dopo il 1477 da Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco de' Medici. A queste modifiche si sovrapposero gli interventi voluti da Cosimo. L'edificio si dispone intorno a un cortile; nella volta della stanza della Guardia, ora anticamera del primo piano, è un affresco del Volterrano (allegoria del Sonno e della Vigilanza), commissionato nel 1636 da Ferdinando II. Alle spalle della villa, Cosimo volle realizzare un *giardino che, ideato da Benedetto Varchi e realizzato dal Tribolo con aiuti, celebrasse la configurazione territoriale del ducato e la casa Medici attraverso la figura del suo primo duca. Oggi restano tracce frammentarie del percorso figurato, che partiva dal livello più alto (m 106), il selvatico, per scendere nel sottostante giardino all'italiana, dove il percorso figurato riprende con la *grotta degli Animali, bizzarro ambiente creato artificialmente. Sull'asse centrale del giardino è posta la *fontana di Ercole e Anteo, architettata dal Tribolo. In origine, nel giardino era collocata anche una seconda fontana, circondata da un labirinto di verzura, e sormontata da una statua di Venere-Fiorenza (del Giambologna), successivamente (1788) trasferita nella villa della Petraia. Il percorso allegorico del giardino prosegue, oltre la villa, con un viale in discesa, che si concludeva con due pescaie sulla strada maestra di Prato (oggi via Reginaldo Giuliani), interrate a fine Settecento. La villa è sede dal 1974 dell'Accademia della Crusca.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
via di Castello 47 località Castello - Firenze (FI)