Badia di S. Salvatore a Settimo, Scandicci
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ricordata già nel X secolo, ha una storia decisamente complessa. Documentata dal 988, nel 1004 fu donata dal conte Lotario di Cadolo ai Cluniacensi; nel 1068 il figlio di Lotario vi chiamò Giovanni Gualberto, che vi introdusse la riforma vallombrosana; in seguito, nel 1236 Gregorio IX la affidò ai Cistercensi di S. Galgano, che vi dimorarono fino al 1782. È stata restaurata dopo i danni subiti nella seconda guerra mondiale. Le mura e le torri danno testimonianza del carattere fortificato del complesso. L'imponente chiesa dei Ss. Salvatore e Lorenzo, a tre navate coperte a capriate, risale all'epoca del rinnovamento operato dai Cistercensi, conserva tuttavia parte delle strutture della precedente chiesa romanica: tratti dei muri perimetrali, l'absidiola corrispondente alla navatella sin., alcuni frammenti dei pilastri e delle archeggiature, la cripta. Tra le opere d'arte poste all'interno si ricordano due medaglioni con l'Angelo e l'Annunziata (1487) del Ghirlandaio, *tabernacolo di Giuliano da Maiano e, nella cappella di S. Quintino, *affreschi del 1629 di Giovanni da S. Giovanni. Tra il 2° e il 1° altare a sin., *sarcofago delle contesse cadolinge Gasdia e Cilla (morte nel 1096).Dietro la chiesa è un chiostrino con colonne d'ordine ionico (XV sec.) e residue strutture dei secoli XII e XIV. Nell'attiguo grande refettorio a due navate, resti di affreschi del Trecento. Del monastero restano costruzioni rilevanti, tra cui il quattrocentesco Chiostro Grande e alcune splendide sale di tipica architettura cistercense.
Ambito geografico:
via S. Lorenzo 15 località Settimo - Scandicci (FI)