Scavi di Veio, Roma
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni archeologici
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Numerosi sono i resti, sparsi nella campagna, dell'etrusca Veio, potente città rivale di Roma prima che Camillo la espugnasse con un lungo assedio nel 396 a.C. penetrando con i suoi soldati attraverso le fognature. Nel '600 e '700 vi si fecero scavi sporadici intensificati nel secolo seguente; solo nel '900 però furono iniziati scavi sistematici che hanno fornito ricco materiale tra cui il celebre Apollo di Veio.Un vecchio portale in muratura detto il Portonaccio porta a una terrazza dove sono resti di una via romana su tracce di strada etrusca, di vari cunicoli etruschi, di una vasta piscina rettangolare, di una grande ara sacrificale sotto la quale venne rinvenuta la dea con bambino conservata nel Museo di Villa Giulia in Roma, e delle fondamenta del *Tempio detto di Apollo, che ha fornito ricche terrecotte e il celebre Apollo, attribuito allo scultore Vulca e conservato anch'esso a Villa Giulia. Dal fosso della Mola si prosegue sulla strada per Formello, ove si attraversa il Ponte di Isola con a sin. le pittoresche cascatelle della Ninfa; proseguendo si sovrappassa un cunicolo artificiale di più di 400 m, in cui anticamente furono deviate le acque per aumentare la portata del fosso della Mola; varcato il ponte di Formello, una strada campestre discende la Valle. Pigazzano, percorsa dal fosso di Formello, incontrando un sentiero che porta al corso d'acqua, ove si trova, simile a una grotta naturale, il *Ponte Sodo, galleria scavata dagli Etruschi per dare passaggio al corso d'acqua (probabilmente nel sec. VI a.C.), lunga 75 m e circondata da rigogliosa vegetazione. Ripresa la strada campestre si incontra la *Tomba Campana, a camera (sec. VII-VI a.C.), con due leoni ai lati della porta, interessante perché del periodo di transizione tra le costruzioni con copertura orizzontale e quelle a chiave di volta; nell'interno, affreschi arcaici. Oltre la Macchia Grande si raggiunge la piatta altura dell'Acropoli, difesa da pareti a picco di c. 60 metri. Vista di pittoreschi burroni.
Ambito geografico:
via Riserva del Bagno località Veio - Roma (RM)