Palazzo Cesi, Todi
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni architettonici
Vicino al Duomo, in posizione arretrata rispetto alla linea di edifici che delimita il lato occidentale della piazza, il palazzo è della prima metà del sec. XVI. L’opera è discordemente attribuita ad Antonio da Sangallo il Giovane. Fu residenza privata dei vescovi Paolo Emilio, Federico e Angelo. Il portale, databile alla seconda metà del Cinquecento, è stato in via ipotetica attribuito a Ippolito Scalza; una lapide ricorda il poeta anacreontico Paolo Rolli (1687-1765), primo traduttore di Milton, che vi abitò. Al piede dell'edificio, una rampa sale al Palazzo vescovile, fatto costruire nel 1593 da Angelo Cesi; il disegno del portone di accesso al cortile è del Vignola. La residenza vescovile ha ambienti decorati dal Faenzone (sala del Trono, 1594, cappella e ufficio del vescovo) e da Andrea Polinori (galleria, 1629).
Ambito geografico:
piazza del Popolo - Todi (PG)