Grotta Porcina, Vetralla
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni archeologici
Importante zona archeologica , rimessa in luce nel 1965 dalla Soprintendenza Archeologica per l'Etruria Meridionale. Il nome fa chiaro riferimento all'utilizzazione di tombe etrusche come stalle, ma è uno dei più importanti documenti dall'architettura funeraria etrusca, composto da un grande tumulo di 28 metri di diametro, di tipo ceretano, con tre camere in asse, databile alla prima metà del VI sec. a.C. Altre tombe, pure a camera, sono collocate tutt'intorno e sono a testimoniare l'esistenza di un piccolo abitato etrusco dovuto alla presenza in loco di una potente famiglia gentilizia. Ai piedi della collina, ove sono collocati il grande tumulo e, intorno ad esso, le altre più modeste sepolture, è un eccezionale complesso composto di un grande altare cilindrico del diametro di m 5.80, scolpito tutt'intorno con una teoria di animali di chiaro gusto orientalizzante databile, come il grande tumulo, alla prima metà del VI sec. a.C. Una appendice, a guisa di ponticello e di forma rettangolare, anch'essa decorata con motivi zoomorfi sui lati lunghi, doveva probabilmente servire per accedere al centro dell'altare, che era collocato nel mezzo di una corte rettangolare avente sui lati lunghi gradini ove probabilmente trovavano posto gli assistenti alle cerimonie funeriarie che si dovevano svolgere, con giochi e danze, in onore dei componenti le famiglie sepolte nella piccola necropoli sovrastante. È stato giustamente affermato (G. Colonna) che questo complesso è, con la Cuccumella di Vulci, il più antico teatro noto in Etruria.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
località Le Dogane - Vetralla (VT)