Antro della Sibilla, Cuma
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni archeologici
L'*antro della Sibilla è una galleria rettilinea con direzione N-S (lunghezza m 131.5, larghezza m 2.4, altezza quasi m 5) che venne scavata a sezione trapezoidale nel banco tufaceo del monte; dei primi 26 m restano soltanto gli stipiti dell'ingresso e il nascimento delle pareti (a d. dell'entrata sono riportati, su lapidi moderne, i versi dell'«Eneide» che descrivono l'antro e il vaticinio della profetessa a Enea), mentre nell'ulteriore sviluppo è perfettamente conservata. La illuminano sei grandi fenditure nel fianco d. verso il mare, mentre c. a metà si aprono, sul lato sin., tre bracci minori, nei quali in epoca romana furono adattate altrettante grandi cisterne e che, in età paleocristiana, accolsero semplici sepolture. Degli interventi successivi si colgono altre tracce in un canale di adduzione che incide il fianco sin. dell'antro e in un arcosolio. In fondo alla galleria si apre una camera rettangolare, con copertura a volta più alta della restante parte e con tre nicchioni, nella quale fu identificata la stanza oracolare ove la Sibilla avrebbe pronunciato i vaticinî.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
via Monte di Cuma 3 - Cuma (NA)