Natura morta con piccioni
Animali - volatili
dipinto ad olio
Tipo:
Opere; dipinto ad olio; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Notizie sull'autore: Dal 1921, in cui pubblica il trattato "Du cubisme au classicisme" (Dal cubismo al Classicismo), Severini passa da un'estetica "cubofuturista" ad una pittura che si può definire "neoclassica" con influenze metafisiche, dimostrandosi buon termometro di un sentire diffuso in tutta Europa dopo il grande trauma del primo conflitto mondiale.||Questo evoluzione classicista, rientra pienamente in quella tendenza, al suo interno molto variegata (che va da Picasso, a Derain, a De Chirico), che viene definita "ritorno all'ordine", o in francese "rappel à l'ordre" (richiamo all'ordine), propensione analoga a quel "ritorno al mestiere", introdotta da un famoso articolo di Giorgio De Chirico pubblicato nel 1919 nella rivista "Valori plastici".||Dal 1924 al 1934, anche a seguito di una crisi religiosa, si dedica quasi esclusivamente all'arte sacra in grandi affreschi e mosaici, in particolare per le chiese svizzere di Semsales e La Roche.||Nel 1923 è presente alla Biennale romana e in seguito partecipa a due mostre del movimento artistico Novecento a Milano (1926 e '29) ed una a Ginevra (1929). Nel 1930 è selezionato per la Biennale di Venezia. Si trasferisce a Roma, dove partecipa alla Quadriennale nel 1931 e nel 1935, anno in cui vince il Gran premio per la pittura, presentando un'intera sala a lui dedicata.||Tornato a Parigi, dove realizza una grande decorazione per l'Esposizione Universale, alterna soggiorni tra la Francia e Roma. Nel secondo dopoguerra, ritorna ai soggetti del suo periodo Futurista, riscrivendo in chiave di decorativismo astratto alcune delle proprie opere futuriste.||Nel 1949-1950, Severini aderisce al progetto della importante collezione Verzocchi, sul tema del lavoro, inviando, oltre ad un autoritratto, l'opera "Simboli del lavoro". La collezione Verzocchi è attualmente conservata presso la Pinacoteca Civica di Forlì.||Si trasferisce definitivamente a Parigi, dove avrà una cattedra di mosaico con Riccardo Licata come assistente.||Il 26 febbraio 1966 muore nella sua casa al n. 11 di rue Schoelcher. Il 15 aprile dello stesso anno le sue spoglie vengono traslate a Cortona, sua città natale.
In primo piano, una coppia di piccioni con un grappolo d'uva. In secondo piano, natura morta con pera, mela e grappolo d'uva adagiati su una fruttiera. A sinistra, in volo, un curioso putto intento a dirigersi con la grossa pera che abbraccia, verso i due piccioni. In terzo piano, uno strofinaccio di un intenso colore turchese. L'intera scena sembra che si svolga su una superficie di colore beige. Lo sfondo è nelle nuances del grigio - nero. Il tutto è incorniciato da una cornice marroncina a poins bianchi.
Soggetto:
Animali - volatili
Estensione:
altezza: cm 52; larghezza: cm 42; altro: cm con cornice 63,5 x 75
Materia e tecnica:
pittura a tempera; cartone; legno
Data di creazione:
1926 - 1950, sec. XX, secondo quarto; 1926 - 1950
Ambito geografico:
Castello Reale, Via Morosini, 3, Racconigi (CN), Piemonte - Italia - Secondo piano nobile - Salotto di Maria José del Belgio,inv. R 2045 (1951)
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Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 01-00211576
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Fonte dati
MuseiD-Italia / Elementi architettonici e decorativi
Identificatore: work_43568
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
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