Marte e Venere sorpresi da Vulcano
cammeo
Tipo:
Opere; cammeo; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Il cammeo, eseguito in uno strato bianco-azzurro di calcedonio sopra fondo cristallino, è ricordato per la prima volta tra le gemme moderne di Cosimo III de' Medici descritte da Luigi Strozzi nell'inventario del 1676. Secondo Giuseppe Bencivenni Pelli e Michele Arcangiolo Migliarini la composizione illustrerebbe l'episodio mitologico della cattura di Venere e Marte da parte di Vulcano e la loro presentazione agl'altri dei dell'Olimpo (Met. III, 169-189). Il Puccini fa notare che la presenza degli unicorni, emblemi di purezza e castità, può essere interpretata come un ulteriore simbolo dell'oltraggio compiuto dai due amanti nei confronti di Vulcano (AGF, ms. 47, n. 154). Stilisticamente l'opera può essere datata al XVI secolo.
Montatura in filo d'oro con due maglie circolari saldate alle estremità verticali.
Soggetto:
Marte e Venere sorpresi da Vulcano
Divinità: Venere; Marte; Vulcano; Cupido. Figure: figure maschili nude. Animali fantastici: unicorni.
Estensione:
altezza: mm 21; larghezza: mm 24
Materia e tecnica:
calcedonio/ incisione; oro
Data di creazione:
1500 - 1599, sec. XVI; 1500 - 1599
Ambito geografico:
Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Firenze (FI) - Mezzanino, sala delle gemme.,inv. Inv. Gemme n. 18 (1921)
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Immagini di anteprima
anteprima dell'immagine 1 [Error: "Url disabled."]
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 09-00129626
È incluso da: Vedi la risorsa contenente
Fonte dati
Identificatore: work_64506
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Condizioni d’uso del metadato: Pubblico dominio