Progetto Memoria 2010/2011
Tipo:
Immagine in movimento; Documentari; Cortometraggi; Materiale video
Categoria:
Cinema documentario
Autore:
Regista: Giannone Alessio, Regista: Sportelli Gianluca, Regista: Ferrandini Pierluigi, Regista: Palumbo Vito, Regista: De Feo Roberto, Regista: Roppo Michele, Regista: Sibilia Antonella
Il video è parte del “Progetto Memoria”, edizione 2010/2011, ideato e messo in atto da Apulia Film Commission. Attraverso l'emissione di un bando, la Fondazione affida a giovani registi locali la ricostruzione dell'identità territoriale del ‘900, finanziando integralmente la produzione di cortometraggi, documentari o fiction aventi trame narrative incentrate sui grandi personaggi pugliesi che hanno contribuito a definire la storia e l'immagine della Puglia. Il cortometraggio “Il bando”, girato e ideato da Gianluca Sportelli, si basa sull'idea stessa del bando emesso dall'Apulia Film Commission. Il regista infatti si fa protagonista del suo lavoro e, come in un grande sogno, interpreta se stesso immaginando di iniziare il lavoro cinematografico per partecipare al bando. E così, le viuzze di una Ostuni deserta diventano un vero e proprio set “Paradiso” dove andare a cercare i personaggi pugliesi ideali per il suo racconto. Facendosi aiutare da San Pietro (interpretato da Teodosio Barresi), il regista incontrerà e intervisterà il cantante Domenico Modugno, il poeta Vittorio Bodini, l'editore Vito Laterza, il parlamentare Giuseppe Di Vagno e il politico imprenditore Giuseppe Pavoncelli. Chiude questo grande sogno, l'incontro con Padre Anselmo Raguso Leonardantonio, il frate francescano che fu simbolo dell'accoglienza e dell'integrazione nella Puglia del secondo dopoguerra. Il cortometraggio “Lutto di civiltà” rievoca la storia dell'uccisione di Giuseppe Di Vagno, del quale il regista Pierluigi Ferrandini ripercorre nella Conversano del 1921 gli ultimi drammatici giorni prima di morire. Politico e parlamentare italiano, esponente del movimento socialista, era soprannominato il “Gigante buono” per via della sua statura e per il rispetto dei suoi ideali, che lo schieravano a difesa del popolo e dei braccianti e che pian piano aumentarono i contrasti con le forze avversarie fasciste. Fu assassinato con tre colpi di pistola nel settembre del '21 dopo un comizio elettorale; i colpevoli, individuati e processati, ricevettero l'amnistia direttamente da Benito Mussolini, motivo per cui di Vagno fu considerata la prima vittima del movimento politico fascista. Lasciò così a soli 32 anni il suo paese, i suoi cittadini e sua moglie, in attesa di quel figlio che portò il suo nome e intraprese la stessa carriera politica. Il documentario “Mimmo, Mimino e Mimì, ossia Domenico Modugno” diretto da Michele Roppo e Antonella Sibilia e girato tra Polignano a Mare, S. Pietro Vernotico, Cellino San Marco, Palermo, Bari e Roma è un'indagine sulle origini e l'appartenenza territoriale di Mr. Volare, il grande Domenico Modugno. Attraverso interviste e testimonianze delle persone che lo hanno conosciuto, con immagini e video d'epoca, alcuni molto rari, il video ripercorre la vita del cantante che esordì - lui stesso ricorda - come un giovane musicista d'origine siciliano (rinnegando le sue origini polignanesi) per tentare la scalata verso il successo. Fu nel 1993, che Polignano a Mare lo riaccolse tra le sue braccia acclamato dalla folla dei suoi concittadini. In questa occasione, infatti, il regista Gianni Torres diresse uno spettacolare evento dal sapore nazional popolare costituito da 3 momenti: una sfilata di barche in mare come quella che scandisce la Festa del Santo Patrono, con a capo Domenico Modugno; una passeggiata a bordo di un auto cabrio tra le vie della città, a stretto contatto con i suoi concittadini e il concerto finale “Modugno torna a casa”, che segnò definitivamente il momento di riappacificazione con la sua terra d'origine. Il cortometraggio “Binari”, per la sceneggiatura e la regia di Alessio Giannone, racconta il viaggio onirico di Vito Laterza, succeduto a Giovanni Laterza nella conduzione dell'attività della Casa editrice. Nei 15 min del corto vediamo l'editore, vagante tra un vagone ferroviario e il borgo antico della città di Bari, riflettere sulle proprie scelte, prima fra tutte sulla decisione di aggiungere alla redazione barese una romana tanto da decretare, nel 1972, il trasferimento della sede legale dell'azienda a Roma. Nel vagone del treno l'editore ha incontri che gli permettono di riflettere sulle motivazioni che l'hanno portato a scelte in contrasto con il volere familiare: la scelta di lasciare la città nativa per intraprendere gli studi di filosofia, la scelta di intraprendere "la strada della piccola editoria", anche se con un impianto più moderno rispetto al passato, ovvero la scelta della “libertà d'espressione", poiché inevitabilmente la grande industria, dovendo fare i conti con il mercato dei consumatori e dei lettori, "schiaccia la libertà della cultura", la scelta di rimanere "sempre indipendenti e autonomi e non aver mai bisogno dei quattrini di altri", anche a costo di rinunciare a fare certi libri, la scelta di non avere come obiettivo il "diventare grandi", ma lo "svolgere una funzione culturale” in una terra che considerava la cultura come un quid in più e non come necessaria. Vito Palumbo e Roberto DeFeo sono i registi di “Pòppitu”, termine utilizzato in senso dispregiativo per indicare il “provinciale” (post-oppidum, appunto, fuori le mura cittadine), cortometraggio che racconta la storia di due piccoli fratelli, Oronzo e Giulio Galati, che trascorrono serenamente Ia propria fanciullezza negli anni Sessanta a Cocumola, paesino del Salento. A turbare il loro equilibrio è l'irruzione della poesia, quella del poeta salentino Vittorio Bodini, uno dei più significativi e originali scrittori italiani del Novecento che al paesino salentino dedicherà una poesia. I due fratelli vivranno diversamente l'incontro con il poeta: il maggiore, Giulio, ne resterà affascinato tanto da divenire incontro essenziale per il suo futuro, mentre il piccolo Oronzo sceglie di scappare e non lasciarsi ammaliare dalla poesia, fermandosi a Cocumola, divenendone il sindaco, una scelta questa non senza rimpianti. Motivo di incontro fra i due protagonisti oramai adulti è l'assegnazione del Premio Bodini a Giulio Galati che ritorna dopo anni nella terra nativa. Si assiste a due discorsi paralleli: sul palco quello di Giulio, incentrato sul rapporto con la propria terra nonostante il distacco mentre dinnanzi casa Bodini quello di Oronzo, un dialogo interiore colmo di recriminazioni e di desiderio di riconciliazione con il fratello e il mondo che incarna.
Lingua:
ita
Soggetto:
Uomini illustri pugliesi
Domenico Modugno
Giuseppe Di Vagno
Vittorio Bodini
Vito Laterza
Formato:
mpeg4-generic
Estensione:
01:56:34
Supporto:
DVD Rom
Data di creazione:
2011
Ambito geografico:
Cineporti di Puglia - Bari, Lungomare Starita, 1 - 70123, Bari (BA), Puglia - Italia
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Immagini di anteprima
Riferimenti
È incluso da: Puglia Digital Library - Cinema in Puglia
Fonte dati
Puglia Digital Library / Cinema in Puglia
Identificatore: Puglia_Digital_Library_1966
Diritti
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