Le schiave della città
Tipo:
Immagine fissa; Oggetto fisico; Opere grafiche; Materiale grafico
Categoria:
Opere di grafica commerciale
Autore:
L'immagine riproduce uno dei manifesti conservati presso la Mediateca Regionale Pugliese, esaminati in "Cinema al muro: Angelo Cesselon" (vedi Note). Manifesto caratterizzato da evidente plasticità nel quale, ancora una volta, è il colore rosso a fare da sfondo predominante e, al tempo stesso, a costituire la tonalità dell'abito lungo e importante della protagonista. Il colore azzurro usato per il titolo del film sembra quasi esaltato e a suo tempo esaltare la dinamicità di Ginger Rogers, in un evidente gioco di ammiccanti allusioni. La figura principale è a tutto campo e troneggia, quasi a ricevere slanci dall'abito che fascia la parte superiore del corpo e poi via via diventa sempre più sfumato ed evanescente, in un gioco di movimenti. Sulla sinistra, appaiono i volti di una coppia teneramente abbracciata, a richiamare la sintesi e la conclusione del film. Le tonalità del verde evidenziano i drappeggi di abiti sontuosi che, sfumandosi, si raccordano a sinistra con una appena accennata grande città americana, con i suoi grattacieli accesi in una visione notturna che pare scandire l'incessante attività dell'attrice. Il tutto raccordato con il resto del manifesto da un chiaro-scuro sfumato di blu intenso. La notte che rabbuia i sentimenti della protagonista pian piano schiarisce e si illumina della luce dell'amore trovato e ricambiato.
TRAMA DEL FILM - USA 1944. Commedia. Liza Elliot, direttrice di una rivista di moda, è riluttante al matrimonio, pur avendo tre corteggiatori di pregio. Si affida a uno psicanalista che le spiega come sia restia a sposarsi perché teme di violare il tabù edipico. Basato su un musical (1941) di successo a Broadway, scritto e diretto da Moss Hart con musiche di K. Weill e G. Gershwin (purtroppo ridotte nel film), è un prodotto della Paramount, sceneggiato da Frances Goodrich e Albert Hackett, che introduce l'interpretazione dei sogni nel genere della commedia musicale. Liofilizzato il copione, M. Leisen si riscatta con l'eleganza della scrittura, notevole nelle tre sequenze oniriche. Curiosamente G. Rogers, emblema della normalità yankee, è analizzata in altri tre film. Terminato nel 1942, fu distribuito solo due anni dopo. Regia: Mitchell Leisen. Interpreti principali: Ginger Rogers, Ray Milland. Altri attori: Warner Baxter, Jon Hall, Mischia Auer. Distribuzione: Lux Film Altre indicazioni: In tecnicolor.
Lingua:
ita
Soggetto:
Cinema italiano
Manifesti
Formato:
image/jpeg
Materia e tecnica:
Stampa offset
Ambito geografico:
Mediateca Regionale Pugliese, Via Giuseppe Zanardelli, 30 - Bari (BA), Puglia -
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Immagini di anteprima
Riferimenti
È incluso da: Puglia Digital Library - Manifesti in Mediateca
Fonte dati
Puglia Digital Library / Manifesti in Mediateca
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Diritti
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