Monumento della Vittoria, Bolzano/Bozen
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni architettonici
Monumento eretto per celebrare il raggiungimento dei confini naturali d'Italia con la vittoria del 1918. L'architettura è di Marcello Piacentini, le sculture di Adolfo Wildt, Libero Andreotti, Arturo Dazzi e Pietro Canonica (1928).Il monumento, in botticino, ideato come tempio aperto, a forma di grandioso arco, posa su uno zoccolo di 5 gradini di granito; 14 colonne a fascio di marmo di Zandobbio (6 nella fronte, di cui 2 sole libere) sostengono il fastigio, che poggia sui fianchi pieni dell'arco nel quale sono scavate 24 nicchie. Nella cornice, 8 teste di combattenti, di Giovanni Prini. Al centro dell'attico, la Vittoria Alata, di Arturo Dazzi; nella facciata posteriore dell'attico, 3 medaglioni, di P. Canonica. Nell'interno dell'arco, al centro, un'ara di porfido sanguigno, con la bronzea statua del Redentore, di Libero Andreotti; l'ascetica figura, finemente cesellata, è in atto di uscire dal sepolcro, la destra alzata a benedire; sul rovescio dell'altare, bassorilievo raffigurante la Vittoria che incita il combattente e che consola il morente, pure dell'Andreotti. A destra, erma di Cesare Battisti e a sinistra quelle di F. Filzi e di D. Chiesa, di marmo, di Adolfo Wildt. Nella parte posteriore del monumento, si apre l'ingresso alla cripta, adorna di affreschi (L'Amore della Patria e La Storia) di Guido Cadorin.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazza Vittoria - Bolzano/Bozen (BZ)